Nella tarda serata del 22 dicembre si è conclusa presso la banchina Testata Marmi della Stazione Marittima del Porto di Venezia la terza ed ultima fase delle operazioni di rifornimento (cosiddetto ” bunkeraggio”) di una unità navale di nuova costruzione mediante gas naturale liquefatto (GNL), combustibile a ridotto impatto ambientale.
Le prime attività di trasferimento del GNL nelle cisterne della nuova nave ecologica Hypatia de Alejandria, costruita dal Cantiere Navale Visentini per la società Spagnola Balearia e dotata di doppia alimentazione, gasolio e appunto GNL, sono iniziate il giorno 13 dicembre per proseguire il successivo 14 dicembre a seguito di un complesso processo autorizzativo portato avanti dall’Autorità Marittima / Guardia Costiera di Venezia che ha coordinato appositi tavoli tecnici con i soggetti a vario titolo interessati (tra cui l’Autorità di Sistema Portuale, l’A.R.P.A.V., il Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco, il Servizio Chimici del porto, il Terminal V.T.P., Venice LNG) promuovendo analisi congiunte delle procedure di effettuazione delle delicate operazioni di rifornimento, elaborando specifiche valutazioni dei rischi e fornendo dettagliate prescrizioni di sicurezza anche per la gestione delle emergenze.
La necessaria cornice di sicurezza è stata quindi predisposta e garantita durante tutte le 3 giornate di operazioni da uno strutturato e sinergico dispositivo di sicurezza da parte di personale specializzato della Guardia Costiera e del Comando Vigili del Fuoco di Venezia: la zona di sicurezza appositamente approntata ha interessato la parte a mare ove una motovedetta della Guardia Costiera ha fornito costantemente la necessaria vigilanza per il controllo del traffico acqueo nei pressi della safety zone e la parte a terra ove personale ispettivo di sicurezza della navigazione del Nucleo P.S.C della Guardia Costiera ha monitorato l’intero svolgersi delle attività.
Il dispositivo di sicurezza è stato completato dal personale appositamente equipaggiato del Nucleo N.B.C.R. del Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco di Venezia, attraverso la verifica dell’impiantistica prima delle operazioni di carico e successivamente garantendo la sicurezza e la copertura, anche tramite barriere di contenimento a getto d’acqua e sistemi di rilevatori d’infiammabilità dell’area, in modo da salvaguardare le attività di trasferimento del prodotto dalle autocisterne alla nave, per un totale di circa 200 mc di gas naturale liquefatto.
La nave” Hypatia de Alejandria” completerà a breve il protocollo delle prove in mare e lascerà il Porto di Venezia a gennaio 2019 per entrare in servizio da febbraio; con una capacità di trasporto di circa 880 passeggeri ed una velocità massima di 25 Nodi, questa tecnologica unità risponde a criteri di maggiore ecosostenibilità grazie all’uso del GNL che, stoccato in 2 cisterne, le permettono di operare per circa 7 giorni riducendo del 100% le emissioni di zolfo e di almeno del 40% quelle di anidride carbonica e ossido di azoto.
In aggiunta, la maggior efficienza idrodinamica della carena unita all’uso del rivestimento siliconico riduce l’attrito all’avanzamento abbassando i consumi e di conseguenza le emissioni di CO2 in atmosfera.
Pur non essendo ancora presente nel Porto di Venezia una infrastruttura dedicata di rifornimento per i combustibili alternativi, lo scalo veneziano ha evidenziato la sua potenzialità anche nell’implementazione di queste nuove procedure di bunkeraggio di gas naturale liquefatto nel solco di una valorizzazione dell’impiego di combustibili ” green” a basso impatto inquinante, sfida del prossimo presente nei confronti della quale la Guardia Costiera, funzionalmente dipendente anche dal Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, nella sua veste di garante della sicurezza ambientale marina e costiera, fornirà il suo necessario contributo di tutela e vigilanza.