E’ stata una giornata dedicata alle propulsioni ibride ed elettriche il sabato del Salone Nautico Venezia, in diversi convegni infatti è stato affrontato l’argomento con toni più o meno accesi e costruttivi. Un tema di particolare attualità per chi si occupa di mobilità urbana e non solo. Un tema che appassiona. Tra le barche esposte in Salone, infatti, ci sono diversi modelli elettrici.
Q30 arriva dal nord Europa, da quella zona della Finlandia che si dedica alla costruzione delle barche di alta qualità. Nella sua versione base è full electric con una autonomia di circa 50 miglia, a una velocità di 15 nodi, molto adatta a un uso quotidiano, come fosse un’automobile. Lunga 9,30 metri a Venezia potrebbe essere un mezzo di trasporto per usi privati molto interessante, per aumentare l’autonomia può montare un piccolo generatore di supporto. X Shoreè un altro prodotto che arriva dal nord, la Svezia, lungo 6,5 metri , anche in questo caso motore elettrico ma con caratteristiche diverse: carena planante con velocità fino a 40 nodi. Ecoline espone due modelli, la Eco 800 Electric Limousine di circa 8 metri e con due motori da 15 kW e cabina chiusa e 900 Electric, poco più di nove metri con due motori da 15 kW.
Oltre alla barche destinate al privato, hanno fatto gran mostra i “vaporetti” che, in via sperimentale, serviranno per il futuro del trasporto persone. Il pubblico ha potuto avvicinarsi a E1, il vaporetto ibrido realizzato da Actv, che è stato un importante elemento per fare ricerca sui nuovi sistemi di propulsione. ACTV sta iniziando la rimotorizzazione di 35 vaporetti con sistemi ibridi. L’ingegnere navale Antonio Ferrari, intervenuto nei diversi convegni della giornata sul tema, ha raccontato l’esperienza: “per il trasporto pubblico abbiamo elaborato un sistema di progetto che non parte dai consumi ma dalle emissioni, perché i due dati non coincidono. Abbiamo fatto una ricerca specifica, secondo le diverse esigenze di navigazione, sia per la Canal Grande, con un numero di manovre molto elevato che mette a dura prova invertitori e motori, che per il trasferimento verso il Lido. Per questo abbiamo fatto un nostro progetto specifico”.
Alilaguna espone Liuto, un vaporetto che ha lo stesso destino, e Hepic, alimentato a idrogeno ma purtroppo non utilizzabile per i regolamenti sui carburanti. Costruito da Vizianello di Casale sul Sile, naviga in modalità elettrica con ricarica delle batteria con sistema fuelcell a idrogeno.
Il convegno promosso da Vela Spa con Assonautica dal titolo“La propulsione sostenibile, l’ibrido sale in barca”, ha visto gli interventi di: Actv, Antonio Ferrari, Alilaguna, Fabio Sacco e Moreno Vizianello, Veritas, Angelo Bovo, Capitaneria di Porto di Venezia, TV Edoardo Casarotto, Transfluid, Gianluigi Taroni, Assonautica, Roberto Magliocco, IWI – Inland WaterwaysInternational, Kevin Desmond.
Era il giorno dell’ibrido anche per l’Arena Tech Lab che ha ospitato due sessioni di lavoro particolarmente interessanti sull’argomento. Nella sessione mattutina di lavoro, il cantiere Vizianello ha presentato il suo progetto di taxi ibrido realizzato con un motore Volvo e generatore Mase. Nella sessione pomeridiana, il focus è stato sulle “propulsioni alternative per Venezia” con la partecipazione, per Actv, Antonio Ferrari, Responsabile dell’ufficio tecnico, Alilaguna con il presidente Fabio Sacco, Edison con Valentina Infante, Siemens con Andrea Mario Franchini, e infine Mase con il presidente Luigi Foresti.