Lunghissima giornata la penultima dei Campionati Mondiali della rinata classe Windsurfer: con partenza della long distance alle 8:30 il programma della manifestazione non ha avuto sosta con le regate slalom e course race proseguite dalla tarda mattinata e fermandosi solo per l’arrivo di un violento temporale, che ha costretto tutti a terra da metà pomeriggio fino a sera.
Dalle 7 ci si è ritrovati al Circolo Surf Torbole per preparare le attrezzature e tutto il necessario per far partire la long distance o maratona, che era da tempo che non si vedeva con così tante tavole Windsurfer sulla stessa linea di partenza. Se lo scorso anno con una settantina di partecipanti è stato spettacolare, quest’anno con il doppio di partenti è stato a dir poco mozzafiato, sotto le raffiche di pelèr, il vento da nord mattutino, che hanno regalato una faticosa e combattuta regata.
Una gara in cui l’idolo locale Nicolò Renna, portacolori del Circolo Surf Torbole e degno erede del padre Vasco, (uno dei pionieri della disciplina in Italia) e già con al collo la medaglia argento olimpica e mondiale giovanile, è stato in testa fin dalla prima boa. Secondo posto per il siciliano Antonino Cangemi e terzo di un bravissimo Marco Casagrande (Albaria Palermo).
Per quanto riguarda le regate course race oggi hanno regatato le categorie donne, leggeri e medio-leggeri: Sofia Renna è balzata al comando della categoria femminile con due importanti vittorie parziali, che la distaccano però di un solo punto dalla campionessa giapponese Imai Masako.
Nei pesi leggeri ancora australiano e austriaco in posizione podio con in testa Tim Gourlay; primo degli italiani Ivan Oprandi (Caldaro), quarto. L’atleta olimpico speranza azzurra per Tokyo 2020 Mattia Camboni è in testa tra i medio leggeri, ad un solo punto da Antonino Cangemi e Marco Casagrande.
Le restanti categorie si sono invece dedicate allo slalom, senza però riuscire a concludere le fasi finali che decreteranno il vincitore overall della specilità. Domenica, ultimo giorno di regata, ancora una levataccia per cercare di recuperare lo slalom ed eventualmente proseguire con il programma, anche se le previsioni meteo non lasciano grandi prospettive, ma si sa, il lago di Garda è sempre imprevedibile per tutto ciò che riguarda il vento!