Alza i toni e pure la voce il direttore tecnico della squadra olimpica azzurra Michele Marchesini, da due quadrienni alla guida del team che dovrà difendere nel 2020 i colori azzurri alle olimpiadi di Tokyo.
È proprio nelle stesse acque in cui tra meno di un’anno si correranno i giochi olimpici che è da poco terminato il test-event prima e la coppa del mondo poi. L’Italia della vela olimpica ne esce con un bilancio positivo a metà per gli azzurri, come spiega il d.t. Michele Marchesini:”Confermano uno standard elevatissimo Tita-Banti, ancora sul podio e a 4 secondi dall’oro. La solidità del duo Campione del Mondo anche in una regata in cui si è disputato solo il 40% delle prove di qualifica è notevole.”
C’è pero un qualcosa che lascia un po tutti con l’amaro in bocca, e riguarda la classe 470, dove i due equipaggi azzurri detta del direttore tecnico si sarebbero preoccupati più di marcarsi a vicenda che di centrare l’obiettivo di conquistare una medaglia:“Sono contrariato per quanto visto nella Medal Race del 470 femminile, con due equipaggi Italiani più preoccupati di marcarsi che di vincere una medaglia. Per questi individualismi non ci deve essere spazio”.
Nel bilancio al termine della lunga trasferta giapponese di Marchesini c’è spazio anche per il Laser Radial, dove erano in regata la chioggiotta Silvia Zennaro e la Triestina Carolina Albano:”Quanto mostrato dalle singoliste Italiane in questa trasferta Giapponese non è di livello sufficiente“. Insomma la strada per Tokyo 2020 è ancora lunga