Il Moro di Venezia II torna sui campi di regata

Passato, presente e futuro hanno caratterizzato un giornata speciale per Venezia, per la Compagnia della Vela e per tutti gli appassionati di vela. Alle ore 17,00 di oggi, infatti, presso la Basilica di Santa Maria della Salute è stato presentato ufficialmente il refitting del Moro di Venezia II, il secondo dei magnifici cinque scafi de il Moro di Venezia, che hanno preso parte all’indimenticabile sfida della 28ma edizione della America’s Cup disputata a San Diego negli USA nel maggio del 1992, che siconcluse con la vittoria della Louis Vuitton Cup.

Il progetto di restauro è stato fortemente voluto da Gianfranco Natali, imprenditore e socio della Compagna della Vela, coadiuvato dal project manager l’architetto Ezio Tavasani. L’imbarcazione è stata affidata a Pier Francesco Dal Bon che ne è così diventato il comandante e che avrà il compito di riportare Il Moro di Venezia II (ITA 7) sui campi di regata, per rinnovare e ricordare quello che è stato un momento storico e indimenticabile della vela italiana.

All’evento ha partecipato il Presidente della Compagnia della Vela Pier Vettor Grimani insieme ai rappresentanti del Consiglio Direttivo del Club che è da sempre il portacolori del Moro di Venezia. In rappresentanza dell’equipaggio del 1992 era presenteTommaso Chieffi.

Il presidente Grimani, a margine dell’evento ha dichiarato: “oggi ci ritroviamo tutti assieme per benedire una barca simbolo che ha fatto parte della storia sportiva e tradizione velica-marinara di Venezia e di tutta l’Italia, una storia scritta dalle persone che hanno partecipato a questa avventura e sono proprio queste stesse persone che ci rendono un Club, una Compagnia. Sono certo che Raul Gardini e l’allora presidente Giulio Donatelli sarebbero felici di sapere che la Compagnia della Vela che, quasi 30 anni fa ha partecipato all’America’s Cup, è ancora unita e forte e mantiene vivo lo spirito di un’avventura sportiva che ha segnato in maniera indelebile la storia del nostro Club. Grazie al nostro socio Gianfranco Natali che ha voluto offrire un importante contributo a questa continuità. ”

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