AC 75: Nessun progetto è sbagliato

Nelle ultime settimane, quattro team hanno varato i loro AC75 e hanno immediatamente iniziato a volare sui foil. Cosa abbiamo imparato dall’analisi della prima generazione di questi innovativi monoscafi?

Abbiamo comparato la diversa forma delle prue, le complesse linee degli scafi, la posizione del boma e della doppia randa e, nel fare ciò, un aspetto è subito apparso chiaro: esiste più di un modo per progettare un monoscafo di 75 piedi in grado di volare sull’acqua.

Potremmo perderci nella ricerca delle differenze tra le imbarcazioni, oppure si potrebbe incappare nel rischio di semplificare eccessivamente convincendosi che qualcuno abbia necessariamente ragione e qualcuno torto. Ma è davvero questo il caso? E se in questa fase nessuno avesse 100% ragione o torto?

191003_ROSS_PORTSMOUTH_0022.DNG – AC75 Defiant sailing in Newport, Rhode Island.

Dato che ciascuno dei team è riuscito a navigare sui foil a pochi giorni dal varo di queste barche rivoluzionarie, non è forse possibile che tutti e quattro i team abbiano progettato delle imbarcazioni competitive, con performance che varieranno solo marginalmente e in base alle condizioni meteo?

Sebbene i team e le loro spie abbiano molto probabilmente un’idea di chi fra loro è più veloce e in quali condizioni, è possibile che questo tipo di informazioni non verrà alla luce a breve.

Ciò significa che il resto di noi dovrà aspettare sei mesi prima di vedere i team sfidarsi durante i quattro giorni di regate delle America’s Cup World Series di Cagliari, in Sardegna, il prossimo 23-26 aprile. Solo a quel punto potremo sapere chi ha veramente una marcia in più rispetto agli altri.  

191003_ROSS_PORTSMOUTH_0022.DNG – AC75 Defiant sailing in Newport, Rhode Island.

Nel frattempo, non ci resta altro che studiare con attenzione ogni singola foto che viene pubblicata o scorrere i video di ciascun team fotogramma per fotogramma alla ricerca  di evidenze a supporto delle nostre tesi. La realtà, tuttavia, è che queste imbarcazioni sono così diverse tra loro che probabilmente non saremmo in grado di carpire tutte le informazioni necessarie neanche se fossimo a bordo dei mezzi di assistenza dei team.

Per non parlare poi dei sistemi di controllo dei flap, dei foil, della doppia randa che sono nascosti alla vista ma che sono fondamentali per il volo di queste imbarcazioni. L’affidabilità e l’efficienza di questi sistemi sono sicuramente in cima alla lista dei problemi che tengono i team svegli di notte.

I dettagli sui sistemi non saranno resi noti, di certo non prima della conclusione di questa 36^ edizione della Coppa America ma è altamente probabile che saranno proprio i sistemi a fare la differenza tra il successo e il fallimento.

Emirates Team New Zealand’s AC75 ‘Te Aihe’ on the Waitemata Harbour in Auckland, New Zealand 36th America’s Cup

Molte cose cambieranno da oggi al 2021, un aspetto che ad esempio attende ancora risposta è la posizione dell’equipaggio a bordo durante le manovre. Considerando che tutti gli AC75 hanno due pozzetti separati e la base della randa a filo della coperta, la domanda su come gli equipaggi gestiranno le manovre resta aperta.

Con 11 velisti a bordo, non tutti correranno da un lato all’altro durante virate e strambate. Le prime immagini fanno pensare che alcuni team potrebbero addirittura avere due diversi timonieri.

Un approccio sicuramente radicale quest’ultimo ma, considerando che il team in grado di navigare più tempo sui foil sarà probabilmente quello che uscirà vincitore, si tratta di una soluzione che vale sicuramente la pena provare.

191003_ROSS_PORTSMOUTH_0022.DNG – AC75 Defiant sailing in Newport, Rhode Island.

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