Un incontro urgente è stato chiesto da Assonautica Italiana al presidente del Consiglio dei Ministri Giuseppe Conte, al ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Paola De Micheli, al sottosegretario Roberto Traversi e al presidente della Regione Puglia Michele Emiliano al fine di predisporre un piano di interventi urgenti alle Isole delle Tremiti finalizzati alla realizzazione della struttura portuale da destinare alla pesca, al soccorso, ai mezzi di polizia, di protezione civile e ai naviganti in transito nelle isole.
La violenta mareggiata di questi due giorni che ha colpito la costa della Puglia ed in particolare le Isole Tremiti con l’affondamento di quattro imbarcazioni da lavoro mettendo a rischio tutti i mezzi rimasti in acqua ed ormeggiati ai soli “corpi morti”, ha messo in evidenza ancora una volta la criticità della sicurezza degli abitanti e dei naviganti in generale, dato il numero crescente di episodi di forte vento e di un clima ormai cambiato.
Una richiesta nata anche a seguito di un preoccupante ed accorato colloquio telefonico tra il presidente di Assonautica Italiana Alfredo Malcarne con il sindaco delle Tremiti Tonino Fentini, che ha fatto il punto della situazione mettendo in luce le criticità per gli abitanti e imprenditori dell’isola.
A partire dalla mancanza di un porticciolo senza il quale non è possibile lo stazionamento in acqua in inverno delle barche da pesca, da lavoro, di polizia e destinate al soccorso bloccando così le attività; i piccoli imprenditori che hanno perso le loro barche in questi due giorni di mareggiata rappresentano le uniche imprese delle Tremiti. Si tratta in effetti di micro imprese che pur nella loro fragilità, costituiscono il tessuto sociale ed economico dell’arcipelago; in inverno gli abitanti delle isole si sono ridotti a duecento unità a causa della mancanza degli elementi strutturali minimi per la sopravvivenza e lo svolgimento delle attività del mare, unica risorsa vitale disponibile, che senza imbarcazioni in acqua in condizioni di sicurezza, non si possono esercitare.
Per questo l’appello di Assonautica affinché si realizzi una struttura portuale anche minima, ma che garantisca l’approdo di almeno un’ottantina di imbarcazioni in piena sicurezza in ogni condizione meteomarina, altrimenti la comunità residente è destinata a scomparire, mancando le condizioni minime per garantire quel poco di economia e socialità necessarie almeno a mantenere i residenti attuali sulle due isole abitate.