Se non abito nei pressi del porticciolo turistico dove solitamente la mia barca è ormeggiata, posso comunque spostarmi per raggiungere il Marina?
Ma nei giorni dell’emergenza Coronavirus, in barca ci si può andare o no?
E soprattutto, se non abito nei pressi del porticciolo turistico dove solitamente la mia barca è ormeggiata, posso comunque spostarmi per raggiungere il Marina?
A proposito di tutto ciò ha creato parecchio rumore ieri pomeriggio, sui social ma non solo, un documento ufficiale promulgato dall’Ufficio Locale Marittimo di Lignano Sabbiadoro (UD) che sembrava avesse l’intento di chiarire ogni dubbio sulla fatidica domanda che tanti appassionati si stanno ponendo in queste ore: “In barca si può uscire?“.
Il documento (clicca qui per visualizzarlo) raccomandava “di avvisare tutta l’utenza diportistica che fino al 3 aprile p.v. (salvo future estensioni del periodo) vige il divieto di mobilità dalla propria abitazione ed è vietato qualsiasi spostamento delle persone fisiche, tra cui anche quelli effettuati con unità da diporto… che non siano strettamente necessari, ovvero per comprovate esigenze lavorative e/o situazioni di necessità”. Aggiungendo che “i trasgressori saranno puniti in ossequio al disposto art. 650 del Codice Penale, che prevede l’arresto fino a tre mesi o l’ammenda fino a 206 euro”.
Ad approfondire meglio la questione è stata la redazione del Giornale della Vela, che ha contattato il firmatario dello stesso documento: il Comandate Raimondo Porcelli. “Il documento è assolutamente vero”, ha raccontato il Comandate alla redazione del Giornale della Vela, “ma un’ulteriore nota uscita ieri sera lo ha invalidato. Restano comunque valide tutte le restrizioni imposte dal decreto. La nostra intenzione era quella di avviare una forma di sensibilizzazione nel pieno rispetto del decreto. Mi auguro che la nota che invalida il documento circoli con altrettanta facilità sui social”.
L’invito di Velaveneta è naturalmente quello di restare a casa oggi, per veleggiare con tempi migliori domani!