Le regole per la Fase 2 della Vela in Italia

Ecco primo documento ufficiale della Federvela sulle norme di sicurezza sanitarie da osservare nei Circoli Velici, che riguarda principalmente le attività di allenamento consentite dal 4 maggio

Dal 4 maggio come stabilito dal DPCM del 26 aprile puo’ riprendere l’attività di allenamento degli atleti di interesse federale nei Circoli FIV, ferme restando le differenti autorizzazioni delle singole Regioni e delle ordinanze delle Capitanerie di Porto. La Federvela, in osservanza dei decreti del Governo, ha emesso un primo Protocollo per tutti gli interessati a questa attività. Il Presidente federale Francesco Ettorre ne illustrerà i contenuti in una videoconferenza trasmessa in diretta sui principali social, data e ora verranno comunicate e diffuse per tempo.

Si tratta delle indicazioni sugli strumenti gestionali e sulle azioni volte a regimentare e normare la pratica dello sport velico nei suoi diversi aspetti, e per quanto possibile, disciplinare l’organizzazione dell’attività sportiva all’interno delle basi nautiche delle Società e Associazioni affiliate, tenendo conto della fase sanitaria con una virosi ancora in corso, seppure controllata. Occorre avere tutti la consapevolezza che l’applicazione di queste linee guida comporterà delle difficoltà per tutti i soggetti coinvolti nella pratica sportiva.

L’intento della Federvela è di dare pronto impulso a tutte le attività in questa fase di ripresa. Il presente documento è stato quindi redatto per individuare quei comportamenti virtuosi che, veicolati con indicazioni chiare, potranno consentire agli atleti e ai tecnici lo svolgimento della pratica sportiva in condizioni di minimo rischio.

La FIV invia a tutti un richiamo alla pazienza e al rispetto delle regole e di tutti, nella filosofia già indicata dal CONI con lo slogan “Ognuno protegge tutti”, nella certezza che lo spirito tipico della solidarietà tra gente di mare saprà guidare i comportamenti di tutti. “Solo attraverso un’assunzione di gesti e comportamenti che siano improntati alla massima responsabilità individuale e collettiva si potrà ridurre il rischio di infezione e agevolare nel tempo il pieno ritorno alla normalità”, si legge nell’introduzione del Protocollo.

Clicca qui per visualizzare il protocollo.

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