Cinque primi posti, grande entusiasmo: l’equipaggio che parteciperà alla Youth America’s Cup vince il Grand Prix 1.2
Ci sono modi e modi per mandare messaggi ai propri avversari. Ad esempio, se il tuo obiettivo è allenarti per la Youth America’s Cup potresti recarti a Gargnano, partecipare al Grand Prix 1.2 della Persico 69F CUP – unico monotipo foil per equipaggio attualmente disponibile per allenarsi in vista dell’importante appuntamento di febbraio 2021 – e vincere la tappa, magari all’ultima prova disponibile, magari battendo anche qualche equipaggio con olimpionici a bordo; potresti anche vincere cinque Run sulle 12 disputate, compresa – e di carattere – l’ultima a punteggio doppio.
Ecco, in sintesi, il messaggio – forte e chiaro – inviato dal Kingdom Team Netherlands ai futuri avversari della Youth America’s Cup: i giovanissimi atleti, tutti e quattro tra i 20 e i 21 anni, due maschi e due femmine, hanno infatti vinto il secondo Event del primo Grand Prix Persico 69F CUP, davanti a Swiss Team Tixwave e a B&G, l’equipaggio composto da Giulia Conti e Giovanna Micol, grandi protagoniste a Gargnano assieme a Simone Salvà, proprio nei giorni dell’ottavo anniversario di Londra 2012, la loro Olimpiade che chiusero al quinto posto in 470 femminile.
Oggi un’Ora perfetta – che ha soffiato fino a 14 nodi con acqua piatta – ha permesso di svolgere quattro prove, le più combattute sin dall’avvio del Grand Prix. Merito della “curva di apprendimento”, dicono gli organizzatori: più ore i team navigano, più imparano a gestire i foil, più si avvicinano tra loro e più le regate diventano combattute. Le prove di oggi hanno visto due primi di B&G, uno della Petitee Terrible Claudia Rossi – entusiasta di aver dominato i foil, visto che per lei si trattava di una prima volta – e l’ultima, decisiva per la classifica, del Kingdom Team Netherlands. Prova d’orgoglio anche per il giovanissimo Marco Gradoni, il timoniere sedicenne tre volte campione del mondo in classe Optimist e ora atleta in 470, protagonista di una scuffia ma anche di una prima boa passata per primo.
Il secondo posto spetta allo Swiss Team Tixwave e alla loro tattica conservativa: hanno puntato sulla strategia di essere costanti, sfruttare al massimo il regolamento andando veloci, scegliendo rotte efficaci, guadagnando punti top speed, e stando – soprattutto – al largo dalle penalità. B&G con Conti, Micol e Salvà nella veste di fly controller avrebbe chiuso, calcolando i soli ordini di arrivo, in seconda posizione, ma sono state proprio le penalità a incidere e relegarle al terzo posto: “E’ la “bolla” (lo spazio obbligatorio tra le imbarcazioni, “rinforzato” nello specifico regolamento di regata dei 69F) che ci ha reso le cose difficili – spiega Giulia Conti – serve avere l’occhio allenato per calcolare la distanza tra le barche quando arrivi da dietro. Quando sei veloce rischi di andare troppo vicino, e gli umpires sono sempre sul posto e attenti”.
La fine del Grand Prix 1 vede anche la classifica di tappa, che tiene conto dei piazzamenti di tutti gli equipaggi che hanno partecipato ai due Event: in testa con 5 punti ci sono Flying Nikka 47 di Roberto Lacorte e il Kingdom Team Netherlands, i vincitori degli Event.
La Persico 69F CUP torna a settembre, a Malcesine, con il Grand Prix 2 ad animare la Foiling Week, ma le barche non vanno certo in ferie: tra due settimane, sempre a Gargnano, inizia la Revolution CUP, e già il nome spiega che non sarà qualcosa di convenzionale. In questa occasione, anche il regolamento sarà innovativo: si tratta di due “manche” con 20 equipaggi iscritti ciascuna e una formula a tabellone. I primi 20 a regatare saranno tutti equipaggi Under 25, la seconda manche vedrà in acqua equipaggi presentati da uno yacht club.
Ora, invece, entra in scena il super shore team dell’evento, composto tutto da giovani velisti, che ha due settimane di tempo per mettere a punto le barche e allestire la rivoluzione.
RUN ANALYSIS
La prima regata del giorno vede una scuffia a pochi secondi dalla partenza per Candelluva: Gradoni e soci resteranno fuori dai giochi. La partenza è regolare con nove nodi di vento, si regata su un quadrilatero con partenza di lasco. Tutta la Run diventa una questione tra il Kingdom Team Netherlands e B&G; i due equipaggi – i giovani olandesi e Micol-Conti-Salvà si avvicendano in testa alla prova, sfruttando il poderoso salto di vento a sinistra nel terzo lato e il suo ritorno alla fine della prova. Il traguardo dà ragione al Kingdom Team Netherlands, Conti-Micol-Salvà sono secondi, Swiss Team terzo e Petite Terrible chiude in quarta posizione.
In vista della Run 10 l’Ora sale ancora, fino a 12 nodi: si mantiene il percorso, ma si sposta leggermente il campo. Candelluva è pronto al via con gli altri team, e anzi parte con il turbo, girando per secondo la prima boa. La Run 10 vede la curva di apprendimento degli equipaggi sempre più ripida: aumenta il livello, gli scafi vanno veloci e sono sempre più vicini. B&G prende subito il volo e un distacco sufficiente a chiudere al primo posto. Dietro è una lotta tra Swiss Team, che chiuderà secondo, e il Kingdom Team Netherlands, terzo.
L’Ora continua ad aumentare: la Run 11 sarà una delle più combattute fino ad adesso e sarà la prova di orgoglio di Petite Terrible, che vince lasciando gli altri dietro a combattere. Si regata con le condizioni più belle: vento fino a 14 nodi e acqua piatta. La prima boa vede gli svizzeri in testa, ma una Claudia Rossi che evidentemente ha imparato a domare il mezzo prende il primo posto, che non lascerà più fino al traguardo. Kingdom Team Netherlands, Swiss Team Tixwave e B&G fanno a sportellate per un secondo posto che andrà agli svizzeri, seguiti dagli olandesi. Da dietro Gradoni recupera metro su metro e si installa in quarta posizione, mentre B&G passano in un soffio da seconde a ultime, perché su queste barche, davvero, nulla va lasciato intentato.
Il Grand Prix 1.2 termina con la Run 12 e i punteggi dell’ultima prova valgono doppio: ancora condizioni perfette per il full foil, ma al via Petite Terrible è OCS, e proseguirà la sua corsa sapendo di avere punti penalità in classifica. La run vede vento in calo, e Kingdom Team Netherlands passa in testa nell’ultimo lato, relegando in quarta posizione lo Swiss Team Tixwave: le vittorie si costruiscono sui dettagli, e nei momenti determinanti.