Con una misura inserita nel decreto agosto varato ieri in Consiglio dei Ministri dal Governo, viene di fatto vietata la possibilità di rilasciare autorizzazioni per nuovi impianti di stoccaggio di Gpl e di esercizio degli impianti già autorizzati ma che non sono ancora attivi nei siti riconosciuti dall’Unesco.
Il deposito di Gpl sito nel comune di Chioggia, con i suoi 9000 metri cubi di stoccaggio previsti, non entrerà pertanto in funzione.
“Grazie a questa disposizione – spiega Federico D’Incà, Ministro per i Rapporti con il Parlamento – si proteggerà il territorio di Chioggia che appartiene alla Laguna di Venezia ed è stato inserito nella lista dei beni patrimonio dell’Umanità. In sostanza, non si autorizzerà la costruzione e l’esercizio di nuovi impianti e quelli che non sono ancora attivi non entreranno in funzione. Ai privati che hanno già ottenuto l’autorizzazione grazie alla precedente normativa, ossia quella relativa al ‘Piano per la transizione energetica sostenibile delle aree idonee’, sarà riconosciuto un indennizzo per le spese sostenute che comunque sarà rapportato al solo danno emergente”. Secondo il Ministro per i rapporti con il Parlamento “si va finalmente a risolvere una questione delicata e fondamentale per l’intera comunità di Chioggia che darà anche maggiore sicurezza alle navi in transito e, di conseguenza, alle attività commerciali“.