Sei le richieste di soccorso, pervenute in rapida successione alla Sala Operativa di Monfalcone attraverso il numero per le emergenze in mare 1530, per l’improvviso peggioramento delle condizioni meteomarine verificatosi ieri pomeriggio.
Alle ore 16.15 circa, a causa del mare grosso e ben formato, un natate da diporto di 5 metri circa con due persone a bordo, in navigazione nei pressi di Marina Nova, lanciava una chiamata di soccorso. L’unità rischiava di finire sugli scogli. Il piccolo natante veniva abbordato dal personale del battello pneumatico GC B44, che la situazione, facendo calare una seconda ancora per la stabilità del mezzo. Passato il fortunale, il mezzo rientrava in autonomia.
Un secondo allertamento veniva lanciato da una unità a vela di circa 10 metri, con avaria al motore, in navigazione di rientro da Porto Buso verso le marine di San Giorgio di Nogaro. Il conduttore dell’unità, riferiva forti difficoltà alla manovra in sicurezza a causa delle forti raffiche di vento. La situazione veniva gestita disponendo, per il tramite dell’Ufficio Circondariale Marittimo di Porto Nogaro, l’uscita dei mezzi dei piloti del porto.
In sinergia con il locale Comando della Guardia Costiera, i piloti raggiungevano e prestavano soccorso all’unità da diporto traendola, in sicurezza, fino ai propri ormeggi. La terza chiamata veniva inviata da una unità a vela, in navigazione di rientro verso il porto di Sistiana, anche questa con difficoltà di manovra a causa delle condizioni meteo avverse.
In relazione alla posizione dell’unità la sala operativa della Guardia Costiera di Monfalcone otteneva dalla Direzione Marittima di Trieste, Comando Regionale del Corpo, la disponibilità di una motovedetta specializzata nella ricerca e soccorso, la CP881.
Il mezzo raggiungeva la barca in difficoltà, sincerandosi delle condizioni delle persone. Sebbene tanta fosse stata la paura a bordo, l’unità da diporto, assistita dalla motovedetta, ha proseguito in sicurezza e con propri mezzi per il rientro. Ristabilite le condizioni di sicurezza, la motovedetta è stata dirottata a supporto di una ulteriore emergenza che stava interessando una barca a vela di circa 10 metri, con due persone a bordo, con motore in avaria e vele strappate, in prossimità delle bocche del Primero, uno dei canali di accesso alla laguna di Grado.
L’unità a vela non riusciva a dar fondo all’ancora ed i due occupanti, seriamente provati dai marosi, non potevano mantenere il controllo dell’unità. Trasbordati sulla motovedetta, ed assistito anche il mezzo nautico, l’unità a vela veniva, infine, ormeggiata in porto a Monfalcone alle 20.30. Alle ore 17.00 perveniva notizia di un natante a motore da diporto di 5 metri circa, con 4 persone a bordo, di cui due minori.
A causa del motore in avaria, il conduttore non riusciva a mantenere il controllo del mezzo. Il mare particolarmente mosso nascondeva il natante alla visuale dei soccorritori. È stato pertanto necessario che il coordinatore dei soccorsi chiedesse al conduttore l’uso dei segnali luminosi di emergenza al fine di poter individuare la posizione del mezzo.
Le persone a bordo, fortemente provate, sono state trasbordate in sicurezza sul battello pneumatico GCB44, con l’attivo supporto degli Operatori Polivalenti di Salvataggio in Acqua Daniela Buttazzoni e Vincenzo Cotognini, della Croce Rossa Italiana, che, tuffatisi, raggiungevano la piccola unità.
I malcapitati venivano ospitati in Capitaneria di porto, per poi tornarsene a Gorizia in serata col supporto di conoscenti. Ulteriore chiamata di soccorso, sempre in contemporanea, giungeva da un’altra unità a vela che, in navigazione nel Golfo di Panzano, rappresentava difficoltà di manovra per il rientro in porto a Monfalcone.
In quest’ultimo caso, verosimilmente lo spavento e l’apprensione per lo stato del mare, repentinamente diventato minaccioso, sono stati i fattori allarmanti, dato che il fortunale, cessato nelle successive due ore, ha consentito il rientro in sicurezza di tutti i natanti e le imbarcazioni agli ormeggi.
In tutti i casi gestiti, lo scenario emergenziale è stato aggravato dallo stato di panico a bordo, per i pericoli che oggettivamente un fortunale in mare, di tale portata, avrebbe potuto creare. È stata anche l’occasione per testare, ancora una volta e con esiti molto positivi, le sinergie sviluppate tra la Guardia Costiera, la Croce Rossa ed i Piloti di Porto Nogaro. Alla luce dei numerosi interventi effettuati, l’invito rivolto ai diportisti è quello di adottare semplici regole e principi di buon senso per una navigazione sicura.