I primi: Gruppo A Selene (Swan 42); Gruppo B Scugnizza (IY 11.98)
Terzo e penultimo giorno di regate al Campionato Italiano Assoluto della vela d’Altura ORC 2020 a Gaeta: i 600 velisti delle 57 barche in gara hanno trovato condizioni più leggere rispetto alle due giornate precedenti, con il vento da Sud Ovest tra 6 e 8 nodi. Il Comitato di Regata non ha esitato a far disputare comunque due prove, portando il totale del campionato a sette, nel pieno rispetto del programma, che prevede sabato una sola prova conclusiva.
Le condizioni meteo diverse hanno rimescolato solo in parte le classifiche, che appaiono piuttosto definite, anche se per assegnare i titoli sarà decisiva la prova finale, per la quale è previsto vento da Levante al mattino.
Il primo verdetto di questo campionato è arrivato prima dell’ultima prova: Scugnizza, Italia Yachts 11.98 dell’armatore Vincenzo De Blasio (CC Napoli) ha fatto suo il titolo assoluto del Gruppo B, con uno score impressionante (cinque primi e due secondi in sette prove!). Questo l’equipaggio di Enzo De Blasio: Umberto Coppola, Daniele De Tullio, Nevio Sabadin, Andrea Ballico, Andrea Bassani, Mario Prodigo, Tommaso Maglione e Rosario Vannucchi.
Oltre alla classifica generale dei due Gruppi, c’è da considerare che prendono corpo le graduatorie delle classi: 0, 1 e 2 per il Gruppo A; 3 e 4 nel Gruppo B, tutte suddivise poi nelle categorie Regata e Crociera.
La partenza dell’ultima regata è prevista per le ore 13:00, al rientro sarà celebrata la premiazione che chiuderà il campionato.
RISULTATI E PROTAGONISTI
Gruppo A (30 barche tra 11 e 15 metri)
Prende la testa della classifica generale lo Swan 42 Mela di Andrea Rossi (CN Marina di Carrara), che oggi ha vinto la prima prova e chiuso al 5° posto la seconda. In vista dell’ultima prova ha 4 punti di vantaggio sul secondo classificato, l’IY 11.98 Sugar 3, campione del mondo in carica, dell’estone Ott Kikkas (YC Tallin), ma con equipaggio italianissimo nel quale spicca il progettista della barca Matteo Polli. Sale al terzo posto assoluto la barca dell’Aeronautica Militare Duende (2-1), Vismara 46 di Raffaele Giannetti (CN Riva di Traiano) con a bordo Niccolò Bertola e Giancarlo Simeoli, oggi il migliore di giornata (1-3), a 6 punti dal vertice, e comunque primo della sua categoria.
Gruppo B (27 barche dalla Classe 3 alla Classe 5, tra 7 e 10 metri)
Detto del trionfo di Scugnizza, anche oggi imprendibile (2-1), agli avversari resta la lotta per le posizioni d’onore sul podio e per le Classi e categorie. Il secondo in assoluto è sempre Sarchiapone fuoriserie, IY 9.98 di Gianluigi Dubbini/Pietro Biasi (CV Toscolano Maderno) con Lorenzo Bodini (oggi meno brillante del solito: 10-5)). Ottimo al terzo posto il Dufour 34 Northern Light di Fabio Bignolini (SV Barcola Grignano di Trieste) e del suo team di giovani ingegneri triestini, oggi anche vincitori della prima manche della giornata.
DICHIARAZIONI
Francesco Ettorre (Presidente FIV) – La Vela d’Altura è importante per l’attività federale, perchè rappresentativa di un mondo sempre molto vitale di grandi passioni, che raccoglie molti velisti. Essere riusciti a svolgere questo campionato in un anno difficile come questo è un merito che va riconosciuto agli organizzatori di Gaeta che ci hanno sempre creduto superando tutte le difficoltà.
Giuseppe D’Amico (Presidente della Giuria del Campionato) – Questa regata assegna titoli italiani e perciò è molto sentita dai concorrenti che sono di ottimo livello. Ci sono state diverse proteste gestite secondo i protocolli federali anti-Covid, con distanziamenti e sanificazioni, i regatanti sono stati molto corretti e collaborativi in tal senso. Inoltre la Giuria è stata presente in acqua come previsto dalla Normativa FIV Altomare, per visionare i passaggi di boa ed eventuali incidenti, e ridurre così le lungaggini legate ad eventuali proteste serali.
Daniele De Tullio (Scugnizza) – Per vincere un titolo servono tanti dettagli e tanta preparazione, purtroppo il lockdown ci ha rallentato, ma siamo arrivati qui a Gaeta convinti di essere al meglio e siamo felicissimi di questa vittoria. Oltretutto vincere qui, in quello che si puo’ definire un vero e proprio stadio della vela, raddoppia la soddisfazione.