La Centomiglia del Garda torna sabato 5 settembre con la sua 70a edizione, confermandosi la regata più longeva della vela italiana.
Dopo il Test Event del 54° Trofeo Gorla-50 Miglia vinto dal Catamarano X 40 della Super Sail Academy di Malcesine nei multiscafi e da Clandesteam (nelle monocarene), “Graffio Vitasol” di Bruno Manenti si è aggiudicato il primo posto nella classifica assoluta dei tempi corretti.
Poi i tanti successi delle flotte Monotipo di Asso,Dolphin, Protagonist, Ufetti e Fun, altre barche che saranno alla Cento (Tutti i risultati sulla pagina CENTOMIGLIA.IT). Stesse considerazioni nelle classi Monotipo e nell’Orc, la stazza marina internazionale, che grazie ad una serie di parametri cerca di mediare il risultato in base alla lunghezza, alle vele, al peso delle imbarcazioni.
Alla Cento di sabato prossimo il loro albo d’oro sarà quello del Trofeo Beppe Croce, uno dei padri della vela italiana, anche lui affascinato dalla Cento tanto da vincerla nel 1964 in compagnia dei figli Carlo e Luigi. Tutti, non casualmente, presenti ad almeno in una edizione delle Olimpiadi.
La Orc generale del trofeo Gorla, premia Graffio Vitasol di Bruno Manenti, affidato a Tazio Silvestrelli (equipaggio Minola, Baj, Gatti, Rossi e Mery Marchini). E’ un cabinato di 9.90 metri della serie Proteus firmata da Umberto Felci. Nella danza del vento di domenica ha saputo giocare molto bene.
Una vittoria che ha poi un significato molto bello, la dedica a Ennio Maffezzoli, scomparso l’inverno scorso a 91 anni, dopo tante sfide proprio con questa imbarcazione. In seconda posizione si piazza Mascalzone Latino, un Ilc 30 di Andrea Albini.
Terzo il gioco dei compensi colloca il primo Asso 99, il Vetrocar-Assatanato di Ivano Brighenti (primo anche nella sua classe monotipo). Quarti e quinti i due Dolphin, il Chinock condotto da Luca Silvioli e il suo team greco-danese, il Baraimbo 2 che Imperadori e Razzi hanno affidato a Marco Schirato. Sesto è il Dehler 38 Lalissa con Bruno Fezzardi, poi altri Asso di Luitpold von Bayern, Ma anche qui regna il mito della velocità che è il Dna di Gorla e Centomiglia. Come in questa provincia è stato in passato con la Mille Miglia delle auto.