Diminuiscono sia gli incidenti gravi sia le persone che hanno perso la vita
“Un sacrificio, quello del nostro Aurelio, che racchiude, nella sua intensa e preziosa esistenza, ciò che di più caro e sentito guida e ispira ogni giorno il lavoro dei militari della Guardia Costiera: la generosità, il coraggio, l’umanità”.
Con queste parole, intervenendo alla 60ma edizione del Salone Nautico, il Comandante Generale delle Capitanerie di porto – Guardia Costiera ha ricordato ieri, a Genova, il 2° C° Aurelio Visalli volendo dedicare questo momento a lui e a tutto il personale della Guardia Costiera che per tutta l’estate ha lavorato per consentire a milioni di persone di trascorrere in mare e sulle spiagge, la propria estate in sicurezza.
Dopo la cerimonia di inaugurazione, avvenuta alla presenza della Ministra delle Infrastrutture e dei Trasporti On. Paola De Micheli, che ha voluto salutare personalmente gli uomini e le donne del Corpo presenti nello stand istituzionale, la Guardia Costiera ha presentato un bilancio dell’attività operativa e delle azioni intraprese durante la stagione estiva a tutela dei cittadini e dell’ambiente marino.
Alla presenza dell’Ammiraglio Giovanni Pettorino e del Direttore Marittimo della Liguria, Ammiraglio Nicola Carlone, il Capo Ufficio Comunicazione Capitano di Vascello Cosimo Nicastro, ha presentato i risultati ufficiali dell’operazione Mare Sicuro 2020 che quest’estate ha compiuto 30 anni. Un’attività che ha visto impegnati 3.000 uomini e donne del Corpo, 300 mezzi navali e 15 mezzi aerei dislocati lungo gli 8.000 km di coste del Paese, sul Lago di Garda e sul Lago Maggiore, per la sicurezza in mare di bagnanti e diportisti, come pure per vigilare sul regolare svolgimento delle attività ricreative, commerciali e a tutela dell’ecosistema marino.
Un anno molto impegnativo che, per diversi comandi territoriali, ha visto affiancare alla consueta attività operativa, la partecipazione dei militari del Corpo, ai dispositivi di pubblica sicurezza per la vigilanza sulle norme di contenimento del Covid19, al fianco delle Forze di Polizia.
Nel corso della presentazione, sono stati illustrati i dati relativi alle campagne Spiagge Libere e Acque Libere – incardinate nella più ampia operazione Mare Sicuro – svolte a garanzia della pubblica fruizione di litorali e specchi acquei da parte dei cittadini.
“Anche quest’anno” ha commentato il Comandante Nicastro, “abbiamo salvaguardato milioni di persone per dare completa serenità e sicurezza a chi ha deciso di godere delle nostre spiagge e dei nostri mari. Un impegno, il nostro,” ha proseguito il Comandante “reso più intenso dall’emergenza sanitaria ancora in corso”.
Di seguito alcuni dati:
• 2.566 persone salvate;
• 754 unità da diporto soccorse;
• 227.134 mq, tra spiagge e specchi acquei, restituiti alla libera fruizione dei cittadini.
Da un raffronto con gli anni precedenti, si evidenzia una diminuzione del numero di incidenti gravi (nr. 5 nel 2020 rispetto ai nr. 29 del 2019) e del numero complessivo di persone che hanno perso la vita (nr. 116 nel 2020, 28% in meno rispetto al 2019), segno che l’attività di informazione e prevenzione gioca un ruolo chiave nell’ambito della sicurezza in mare. Si registra, inoltre, una diminuzione dell’illegalità in mare e sulle coste. Mentre resta alto il numero dei “Bollini Blu” rilasciati, circa 4.406,che hanno evitato un’inutile duplicazione degli accertamenti in mare.
Di rilievo anche i dati circa la sicurezza della navigazione. Grazie, infatti, all’attività svolta dal 6° Reparto “Sicurezza della Navigazione” del Comando Generale del Corpo, i trasporti marittimi, nonostante le difficoltà legate all’emergenza sanitaria da Covid-19, non hanno mai interrotto la loro attività, mentre il comparto crocieristico, dopo uno stop iniziale, è tornato ad operare regolarmente.
L’evento è poi proseguito con la presentazione delle principali attività ambientali svolte durante quest’anno dal Corpo come, l’operazione “Reti fantasma”, svolta su mandato del Ministero dell’Ambiente, della Tutela del Territorio e del Mare. Ad oggi, sono oltre 6 le tonnellate di reti abbandonate sui fondali marini rimosse dai nuclei sub della Guardia Costiera, pari a circa 200mila bottiglie di plastica. Un risultato importante se pensiamo che le reti fantasma sono responsabili dell’alterazione dell’ecosistema marino per la dispersione nell’ambiente delle micro-particelle sintetiche delle quali sono composte.