Mentre la Giuria Internazionale del Vendée Globe 2020 pubblica le sue decisioni in merito ai compensi di tempo assegnati a tre dei quattro skipper coinvolti nell’operazione di salvataggio di Kevin Escoffier, a ridosso della zona di esclusione antartica, 54° Sud, Yannick Bestaven (Maître CoQ IV) e Thomas Ruyant (Linkedout) stanno combattendo una sorta di match race per conquistare – e mantenere stabilmente – la leadership della flotta. Bestaven, peraltro, si starà sfregando le mani, perché in seguito alla sua richiesta di riparazione, all’arrivo a Les Sables d’Olonne avrà uno “sconto” di 10 ore e 15 minuti!
Charlie Dalin (Apivia), dopo 23 giorni in testa, si ritrova adesso costretto a inseguire a 140 miglia di distanza, dopo aver riparato il foil di sinistra danneggiatosi improvvisamente il 14 dicembre (ancora non sono chiare le dinamiche dell’incidente, ma il team a terra ritiene molto improbabile la collisione con un oggetto galleggiante).
Circa 300 miglia dietro al trio di testa, dopo 36 giorni di navigazione e con circa la metà del percorso ormai alle spalle, ci sono cinque IMOCA che navigano vicinissimi tra loro e in condizioni certamente più consone al Mediterraneo che ai 47 gradi di latitudine Sud: Jean Le Cam (Yes We Cam!) in quarta posizione, Louis Burton (Bureau Vallée 2) al quinto posto e Boris Herrmann (al sesto), che ha ricevuto la “visita” del drone di Louis Burton!
Giancarlo Pedote mantiene salda la decima posizione navigando a una latitudine di 48° a ridosso della zona di esclusione, avendo scelto, a monte, le sue priorità: prima finire la regata e poi pensare al risultato. Troppo rischioso scendere più a Sud a cercare vento forte, pensa il velista toscano che corre il suo primo Vendée Globe su Prysmian Group. «A breve dovrò fare una strambata. Abbiamo un fronte che ci permetterà di correre verso la Nuova Zelanda. Mi è piaciuto l’Oceano Indiano, in cui ho anche fatto anche la doccia, ma adesso voglio arrivare nel Pacifico per iniziare ad avvicinarmi a casa; voglio superare i 180 °ovest e sperare di sentire presto il profumo di Larmor-Plage! Ho dovuto fare continue strambate, sono esausto, non mi sono fermato tutta la notte! Ero stressato all’idea di entrare nella zona di ghiaccio. Mi sembrava di avere Jaco (Jacques Caraës, direttore di gara Vendée Globe) che mi guardava! Ieri ho fatto una doccia nell’Oceano Indiano, l’acqua era a 10 °, ma era una vera doccia. Ho pompato l’acqua di mare e mi sono lavato con la spugna, il sapone e persino i capelli con lo shampoo. Ho cambiato i vestiti e ho un odore così buono che potrei andare a un matrimonio. C’è un albatro dietro di me in questo momento. Lo riconosco, è bello vederlo volare, non ti fa sentire solo! Pensi sempre che ti piacerebbe avere più vento, ma prima di partire avevo deciso che – in situazioni complesse e soprattutto con mare forte – sarei stato prudente. È una regola che mi sono posto perché la mia priorità è finire la regata, poi fare il meglio che posso. Mi auguro che il mare sia più stabile e che trovi occasioni per catturare chi è davanti. A ogni strambata faccio molta attenzione per non affaticare l’attrezzatura; siamo ancora a metà strada».
Decisioni della Giuria Internazionale
Quando, tra il tardo pomeriggio e la notte di lunedì 30 novembre, Kevin Escoffier ha dovuto abbandonare il suo IMOCA (PRB) a 850 miglia a sud-ovest di Città del Capo, la Direzione di Regata ha chiesto a quattro concorrenti di modificare la loro rotta e di sospendere la regata, per assistere lo skipper che si trovava su una zattera di salvataggio. I quattro skipper hanno successivamente chiesto riparazione. Anche Sébastien Simon (ARKEA PAPREC) era stato coinvolto, ma essendosi poi ritirato, ha rinunciato alla sua richiesta di riparazione.
I tre skipper che hanno chiesto e ottenuto riparazione sono: Yannick Bestaven (Maître CoQ IV), Jean le Cam (Yes We Cam!), Boris Herrmann (SeaExplorer – Yacht Club de Monaco).
La giuria internazionale del Vendée Globe 2020, presieduta da Georges Priol (FRA), dopo un’accurata indagine, ha stabilito che l’avanzamento in regata per questi tre velisti è stato significativamente modificato, non per colpa (loro), ma per andare a dare aiuto a FR85 secondo quanto stabilisce la RRS 1.1. I requisiti per la richiesta di riparazione sono soddisfatti (RRS 62.1 (C).
Queste “rettifiche” sono espresse in termini di tempo di compensazione (abbuono di tempo) che sarà accreditato ai tre skipper una volta tagliato il traguardo. Le decisioni sono definitive e inappellabili.
Decisioni
Jean Le Cam
Per quanto riguarda il tempo trascorso a salvare Kevin Escoffier (PRB), e dopo aver valutato l’impatto sulla sua regata, la giuria internazionale del Vendée Globe ha assegnato a Jean Le Cam 16 ore e 15 minuti di risarcimento. Questo compenso gli verrà applicato quando attraverserà il traguardo.
Yannick Bestaven
Per quanto riguarda il tempo trascorso a salvare Kevin Escoffier (PRB), e dopo aver valutato l’impatto sulla sua regata, la giuria internazionale del Vendée Globe ha assegnato a Yannick Bestaven 10 ore e 15 minuti di risarcimento. Questo compenso gli verrà applicato quando attraverserà il traguardo.
Boris Herrmann
Per quanto riguarda il tempo trascorso a salvare Kevin Escoffier (PRB), e dopo aver valutato l’impatto sulla sua regata, la giuria internazionale del Vendée Globe ha assegnato a Boris Herrmann 6 ore di risarcimento. Questo compenso gli verrà applicato quando attraverserà il traguardo.
La direzione di regata che ha gestito le operazioni di soccorso, ha preso atto anche della richiesta di riparazione avanzata dagli skipper. Riferisce al Presidente della Giuria e al Comitato di regata del Vendée Globe. Le decisioni della Giuria vengono prese a maggioranza dei suoi membri
Spetta al comitato di regata applicare i compensi nel momento in cui i tre skipper attraversano la linea di arrivo