Vento instabile alla partenza, intensità tra 9 e 12 nodi, ma numerosi salti di direzione anche di 25 gradi con una fase di 5 minuti. Il panorama era quello di una regata difficile, con un campo da interpretare.
Luna Rossa Prada Pirelli è entrata nel box da sinistra, ed Emirates Team New Zealand si è messa subito in coda per spingere la barca italiana in maniera aggressiva. Nel ritorno verso la linea Jimmy Spithill ha scelto una posizione molto alta e lontana dall’avversario. Le due barche erano in anticipo e nei secondi finali Luna Rossa è scesa in picchiata cercando la velocità. La posizione migliore ha consentito a Luna Rossa di navigare sopravento all’avversario. Peter Burling ha cercato una penalità orzando verso Luna Rossa che ha risposto immediatamente a la sua richiesta non è stata accolta dagli arbitri.
Dopo appena un minuto e mezzo di gara, gli italiani avevano un vantaggio di 150 metri, navigando alti e in copertura dei kiwi, costretti a virare verso destra. I kiwi hanno espresso una grande velocità, decisamente migliore di quella di Luna Rossa. Al primo cancello entrambe le barche hanno scelto la boa di destra, la distanza tra i due era ora di soli 50 m, ma non c’era bisogno dei numeri per vedere la pressione che il Defender stava mettendo sul Challenger.
Luna Rossa al secondo cancello era davanti per 10 secondi e si è diretta a sinistra lasciando i Kiwi a girare intorno alla stessa boa, ma Te Rehutai ha virato verso destra. Quando i due sono tornati insieme con i Kiwi a dritta e Luna Rossa a sinistra, gli italiani sono stati costretti a virare sottovento. Questo ha permesso ai Kiwi di prendere il controllo. Un minuto dopo, Team New Zealand era al comando superava il terzo cancello con 19 secondi di vantaggio. Al termine della seconda bolina vantaggio per i kiwi di 29 secondi. Da quel punto il vantaggio è sempre salito per Emirates Team New Zealand che ha vinto tagliando il traguardo con 58 secondi prima di Luna Rossa.