Per Luna Rossa Prada Pirelli è una regata “must win”. Si corre sul campo A, dove finora non si è visto nessun sorpasso: partire in testa diventa decisamente importante per il risultato finale.
Luna Rossa entra da sinistra inseguita con qualche secondo di ritardo da Emirates Team New Zealand, che secondo uno schema ormai consueto stramba sulla sua poppa e la segue. Luna Rossa esegue una lunga strambata per posizionarsi più o meno sulla lay-line che porta verso il Comitato. Peter Burling decide invece di creare separazione e vira, cercando aria libera sopravento a Luna Rossa.
Nell’avvicinarsi alla linea New Zealand cerca di spingere la barca italiana ma la conduzione di Jimmy Spithill è praticamente perfetta, timing e scelta della posizione, di meglio la barca italiana non poteva fare. Le due barche tagliano la linea pari ma New Zealand vira subito verso destra, lato che preferisce. Luna Rossa naviga bene, a destra però New Zealand gode di un piccolo salto di vento, che la porta davanti alla barca italiana di qualche metro. Luna Rossa è dietro ma combatte, cerca vento a destra e lo trova.
A cancello della prima bolina Luna Rossa è dietro di 7 secondi alla ricerca di una corsia di sorpasso, molto difficile da trovare. All’inizio della prima poppa i kiwi allungano, poi Luna Rossa si avvicina ed è al primo cancello di poppa che si gioca di nuovo la partita: la barca italiana non ha spazio e velocità per scambiare boa e nell’aria perturbata rallenta.
Anche se passa a soli 9” dalla barca neozelandese è in una posizione difficile. In bolina non riesce ad avvicinarsi, il suo ritardo al cancello è di 22 secondi.
La regata sembra ormai decisa, Luna Rossa non trova la corsia di sorpasso che serve per ribaltare il risultato. Combatte, ma il cronometro è inesorabile, al quarto cancello il suo ritardo è di 37 secondi, al quinto di 49, all’arrivo di 46.
La 36^ America’s Cup presented by PRADA è finita.