Il futuro di Venezia passa per la nautica
«Abbiamo voluto partecipare all’organizzazione di momenti scientifico-culturali perché l’Arsenale è la sede ideale per questi approfondimenti. Venezia ha attraversato un momento di ricerca di identità in questo ultimo periodo, dopo il tracollo del turismo, per questo ci accorgiamo che la nautica è una grandissima opportunità di sviluppo. Il Salone nautico all’Arsenale ha un significato simbolico, perché questo luogo è sempre stato la cerniera di nuove soluzioni, di ricerca, di commercio, di industria, ecco che quindi la nautica può essere una di queste attività, che vede il suo fulcro nell’Arsenale, ma anche come punto di inizio per un’attività che si deve diffondere sul territorio» Queste le parole con cui Carlo Nuvolari, senior partner dello studio di design di yacht di grande dimensioni Nuvolari-Lenard, è intervenuto alla presentazione della seconda edizione del Salone nautico di Venezia.
L’ingegnere le cui imbarcazioni sono finite nelle mani di Steven Spielberg, Jerry Jones (proprietario dei Dallas Cowboys) o Viktor Pinchuk (oligarca ucraino dal patrimonio stimato in 1,5 miliardi di dollari) ha proseguito: «La nautica può spingersi oltre al centro di Venezia, si può interconnettere alla terraferma, Mestre da sempre è il Porto di Venezia, così la laguna può essere il centro di un’attività nautica che intercetti le esigenze del mercato dell’Est Europa. Fondamentalmente, chi proviene da quella realtà, anche con un aereo privato, tiene le imbarcazioni di lusso nel Tirreno, in Costa Azzurra, ma con l’apertura del mercato, ampio, dell’Est, ecco che Venezia può giocarsela, essendo più vicina e valorizzando il Mediterraneo».
Nuvolari, il cui studio è riconosciuto a livello mondiale per la progettazione e il design di yacht di lusso, ha poi precisato il possibile ruolo centrale della nautica nell’economia cittadina: «La nautica è trasversale, unisce turismo, sport, servizi, progettazione, idee, ricerca e studio. Venezia potrebbe diventare un centro di studi universitari, ecco che questo taglio, al Salone nautico, con conferenze e approfondimenti, potrebbe ampliare una visione e non legarla alla sola imbarcazione. Non a caso, il primo convegno che organizzeremo alla manifestazione sarà sul concetto di “Waterfront”, quel momento che unisce acqua e terra. In seguito analizzeremo il tema della sostenibilità dello yachting».
Da ultimo, l’accento è posto sul concorso di idee: «Ci sarà una mostra di progetti per le giovani menti che immaginano il mondo della nautica del futuro. Sarà un concorso, promosso dalla Fondazione musei civici, caratterizzata da una commissione autorevole di esperti del settore. I progetti migliori saranno esposti e premiati», conclude Nuvolari.