Una giornata intera per confrontarsi sulle tecnologie innovative e sostenibili per la rimozione e il riciclo dei rifiuti marini, in particolare delle plastiche, costituendo un’occasione d’incontro tra grandi enti industriali, startup e ONG, nel tentativo di trasformare il problema globale dei rifiuti marini in un’opportunità di blue economy. Il workshop è il primo evento annuale nell’ambito dei progetti MAELSTROM (coordinato dal CNR ISMAR) e InNoPlastic (coordinato dal SINTEF), finanziati nell’ambito del programma Horizon 2020 dell’Unione europea, e aveva come obiettivo quello di fare il punto sugli sviluppi tecnologici più promettenti nell’Unione europea per la rimozione dei rifiuti marini in all’insegna della blue circular economy, una economia circolare per i mari del nostro pianeta.
Presente al convegno l’assessore all’Ambiente del Comune di Venezia, Massimiliano de Martin, che ha ringraziato gli organizzatori per accendere i riflettori sull’inquinamento marino e, in particolare, sul problema dell’inquinamento derivato dall’abbandono delle plastica. “Grazie per aver scelto questo Salone per parlare di questo tema internazionale, il Salone diventa quindi non solo l’occasione per vedere la cantieristica da diporto della nostra città ma anche un momento per fare politica ambientale su grande scala a livello internazionale – ha detto – La città di Venezia partecipa già a parecchi protocolli sulle politiche di abbandonare sempre di più soprattutto le plastiche monouso, ma ha assunto anche atti amministrativi e delibere per far crescere l’attenzione anche degli ospiti che visitano la nostra città e delle attività economiche. L’Amministrazione crede nella tecnologia e nella ricerca ma siamo anche stanchi di colpevolizzare chi pulisce piuttosto di condannare invece chi sporca. Un investimento grande viene fatto nella ricerca e nella tecnologia nei sistemi di raccolta ma deve essere fatta una grossa campagna di promozione affinché le persone non sporchino come modo etico di comportarsi non solo qui a Venezia, ma nel mondo intero. Venezia è una città molto virtuosa nella raccolta dei rifiuti e nella spazzatura, siamo tra i primi in Italia ma è un lavoro enorme, su cui abbiamo investito molto”.
Mentre il direttore operativo di Vela e del Salone Nautico Venezia, Fabrizio D’Oria, ha posto l’accento sulle diverse sfaccettature del Salone, che non è solo un evento nautico ma anche il naturale palcoscenico per discussioni internazionali sulle politiche ambientali e sulla sostenibilità. La direttrice del Cnr-Ismar, Rosalia Santoleri, ha sottolineato l’importanza della discussione sugli impatti ambientali e sull’inquinamento marino per trovare soluzioni condivise e, allo stesso tempo, dell’educazione e sensibilizzazione delle persone sui temi del riciclo.
La discussione è proseguita infatti con le tecnologie sviluppate, o in corso di sviluppo, mirate sia alla rimozione dei rifiuti marini che alla realizzazione di un loro circolarità: si tratta di tecnologie pensate per intercettare una vasta gamma di plastiche di diverse dimensioni, dalle macro alle nanoplastiche, così da ridurne l’accumulo nel nei nostri ecosistemi marini e costieri intervenendo anche a livello preventivo, grazie a speciali dispositivi installabili nelle area fluviali. La terza parte della giornata ha affrontato il tema dell’economia circolare e si concentra sul riciclo dei rifiuti marini, in particolare delle plastiche attraverso innovativi sistemi chimici e meccanici. Il workshop si è concluso con una quarta sessione dedicata alle applicazioni per smart-phone (in fase di sviluppo) tese ad assistere il monitoraggio dei rifiuti marini, la pulizia delle coste e nel processo di identificazione, smaltimento e riciclaggio dei rifiuti raccolti. Con questa sessione, il workshop si unisce idealmente e operativamente alla giornata di clean up di sabato 5 giugno, in occasione del quale verrà testata una prima versione della app sviluppata dalla start-up norvegese EMPOWER (partner del progetto InNoPlastic).