Perchè il Salone Nautico Venezia 2021 è stato un successo

Si è da poco conclusa la seconda edizione del Salone Nautico Venezia – un’appuntamento che abbiamo seguito attentamente con uno speciale dedicato ed oltre 50 articoli pubblicati – e come di consueto è tempo di (primi) bilanci.

Certo è che in un particolare periodo storico come quello che stiamo vivendo, e dal quale ci auguriamo di stare uscendo, essere riusciti ad organizzare una manifestazione del genere è già di per sé un grande successo. Tutto si è infatti svolto con le modalità richieste dal difficile periodo pandemico e con le numerose restrizioni, ma sempre in piena sicurezza grazie a una formula che ha permesso ingressi contingentati a fasce orarie. 

Un risultato frutto di un grande lavoro di squadra messo in atto dall’amministrazione comunale di Venezia per mezzo di alcune sue società partecipate. Su tutte Vela ed il gruppo AVM, ma anche grazie a tante istituzioni civili e militari, agli espositori e alle tante associazioni presenti. E forse è proprio questo il segreto del successo di questa edizione: la capacità e l’essere riusciti a fare squadra.

Per espressa volontà del primo cittadino di Venezia, il Salone Nautico insieme alla Biennale Architettura, doveva essere “il chiaro segnale della ripartenza di Venezia e dell’Italia intera“. Missione compiuta, verrebbe da dire, a conclusione dell’evento, quantomeno per quanto riguarda la ripartenza della Serenissima. In nove giorni di fiera sono state 30mila le presenze registrate. Non male per un Salone che ha dovuto comunque tenere conto di tutte le direttive per contrastare la diffusione della pandemia da Covid-19. Nel 2019, ad esempio, furono 27mila le presenze ma in sei giorni di manifestazione, con un delta di +3000 unità presenti quest’anno.

La visita al Salone Nautico Venezia, in un Arsenale solitamente per gran parte inaccessibile poiché ancora militare, di per sé ripaga già il costo del biglietto.

Positiva, ed accolta con grande entusiasmo da moltissimi diportisti, la possibilità di raggiungere Venezia con la propria imbarcazione (del resto, una città come Venezia come si sarebbe potuta raggiungere comodamente se non in barca!) ed ed avere tre notti di ormeggio gratuito visitando il Salone e naturalmente poi anche la città.

Soddisfatti anche gli espositori (qui il loro commento), e questa, al netto di tutto, è la cosa davvero importante. Sono loro infatti l’anima dell’appuntamento e l’ottimo risultato riscontrato quest’anno richiamerà quasi certamente nuovi operatori del settore l’anno prossimo. Già rispetto al 2019 gli espositori sono praticamente raddoppiati: dalle 87 presenze della prima edizione siamo passati quest’anno a 150, mentre le barche sono 220 rispetto alle 102 della prima edizione con una nutrita presenza di imbarcazioni a vela, grandi assenti nel 2019.

Grande attenzione è stata rivolta al tema della sostenibilità, con la stessa Venezia candidata a diventarne capitale mondiale. Il Salone è stato anche il palcoscenico per lo spettacolo dello sport: grande protagonista è stata la vela, che ha visto la presenza di velisti di fama internazionale al campionato italiano Micro Class e al Match Race-Trofeo Salone Nautico 2021. Non sono mancate le emozioni: due dei componenti del team Luna Rossa Prada Pirelli, Max Sirena e Gilberto Nobili, hanno rivissuto e raccontato l’esperienza della Coppa America. La Motonautica è stata protagonista con l’arrivo della storica Pavia-Venezia, una prova cui hanno partecipato grandi campioni. A Venezia anche la regata Full Electric denominata “E-Regatta”, organizzata dai partner coordinati da Assonautica di Venezia con prove di Slalom e Ballerina, un nuovissimo format tecnico/artistico che ha visto le barche sfidarsi in una prova di manovrabilità a ritmo di musica, ma anche di durata e autonomia “endurance”. 

La rotta per il 2022 sembra già segnata, così come lo sono le date: da sabato 28 maggio a domenica 5 giugno 2022, l’Arsenale tornerà ad ospitare un Salone che si annuncia già estremamente ricco e innovativo.

L’idea è infatti quella di organizzare un Salone Nautico che al tempo stesso non sia l’unica iniziativa per rendere Venezia una capitale della nautica da diporto. Tutti i marina e i cantieri saranno messi a sistema, così come tutta la città, a cominciare dai suoi palazzi sul Canal Grande per completare l’offerta nella costruzione degli eventi di contorno al Salone. Aspettiamoci quindi sempre più un evento sulla scia del FuoriSalone di Milano.

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