La Federazione Spagnola di Vela dal 2019 ha arricchito il suo team multidisciplinare, alla guida della Squadra Olimpica, con Meteomed.
Il team, di cui fa parte anche il chioggiotto Riccardo Ravagan, ha sviluppato un modello matematico ad alta risoluzione per prevedere il comportamento meteo marino dei campi di gara e sarà presente sul posto per eseguire Briefing e Debriefing agli atleti con l’obiettivo di ottimizzare le scelte strategiche.
Da qualche giorno anche il giovane wheather strategist chioggiotto ha raggiunto il Giappone insieme alla nazionale olimpica spagnola.
“Il servizio meteorologico nello sport diventa sempre più un supporto strategico” ci ha spiegato a poche ore dalla partenza Ravagnan. La meteorologia, infatti, è quella disciplina che caratterizza la strategia di regata per la Vela.
“La fase di studio del contesto climatico del campo di regata permette di ricostruire le condizioni generali in cui l’atleta si trova ad eseguire la sua performace. Questo è importante perché permette all’atleta di allenarsi nelle stesse condizioni di stress” prosegue il responsabile di Meteomed.
La previsione meteorologica quotidiana permette di preparare la barca e l’equipaggiamento adeguatamente rispetto le condizioni meteo marine che si incontreranno.
Lo stress fisico e mentale associato al comfort climatico viene mitigato sia dalla preparazione atletica sia dall’equipaggiamento. Indossare il vestiario adeguato, nutrirsi e idratarsi in maniera corretta permettono di non avere abbassamenti della performance di gara.
Allo stesso modo si configura la barca per le condizioni che si incontreranno durante la navigazione e si scende in acqua già con una importante consapevolezza di cosa accadrà durante la giornata.
Questo aspetto ha due risultati nella strategia:”Il primo è la comprensione delle dinamiche di gara che avranno in ritorno sulla tattica. Conosco le zone potenzialmente favorite e sfavorite del campo di gara. La seconda è psicologica. Conoscere le condizioni meteo marine che caratterizzeranno la gara riduce il bisogno di controllo dell’atleta e aumenta la sensazione di comfort nei confronti della prestazione“.
L’ultimo aspetto, non meno importante, è la sicurezza nella navigazione. “Se conosco il comportamento del mare riesco ad abbassare il rischio di infortunio. La mia mente è consapevolmente e inconsapevolmente preparata a quello che accadrà durante la giornata” ha concluso Ravagnan.