Nella Medal Race del Laser Radial non è riuscito l’assalto al podio di Silvia Zennaro, che partiva dal 6° posto. L’azzurra ha provato ad attaccare da subito, e ha finito per incappare in un’altra partenza anticipata, come capitato ieri nella finale dei windsurf a Mattia Camboni. Quando a metà della prima bolina la Giuria le ha comunicato l’OCS, la reazione della timoniera azzurra è stata di rabbia, perché era anche nelle prime posizioni e voleva giocarsela. Zennaro chiude comunque Tokyo 2020 al 7° posto, che è il migliore risultato di sempre di una italiana nella disciplina olimpica del singolo femminile.
“Alla fine sono contenta del risultato che ho ottenuto, sono andata oltre il mio obiettivo che era entrare in Medal, sono arrivata alla finale vedendo la medaglia. Ho pianto per la partenza anticipata perché volevo fare la regata e giocare le mie carte, anche se guardando a come è andata non avrei avuto chanche di podio, visto che la svedese ha battuto addirittura la fortissima olandese. Insomma sono contenta ho dato tutto, e alla fine credo sia un bel risultato per la classe Laser. Il fatto che sia il miglior piazzamento nel singolo olimpico femminile dimostra quanto sia difficile l’Olimpiade specie col Laser. Le prime 15-20 timoniere potevano vincere una medaglia. E’ il bello, e il brutto, del Laser” ha spiegato nella mixed zone Silvia Zennaro.
“Per il futuro so già cosa voglio fare, questa Olimpiade mi ha dato una motivazione fortissima, voglio continuare e avere lo stesso atteggiamento e con l’equilibrio trovato qui. Voglio ripartire da questo e puntare a Marsiglia: ora che ho visto da vicino la medaglia voglio andare a prenderla” ha concluso l’azzurra.
“È un settimo posto comunque da incorniciare” ha commentato il direttore tecnico della Federazione Italiana Vela Michele Marchesini, ricordando anche che si tratta della “migliore prestazione di sempre di una singolista Italiana alle Olimpiadi“