L’Italia conquista una medaglia d’oro nella Vela per la prima volta con una coppia mista formata da Ruggero Tita e Caterina Banti, nella disciplina acrobatica del catamarano misto foiling Nacra 17. Gli azzurri sono partiti per la Medal Race finale con 12 punti di vantaggio sugli inglesi Gimson-Burnet, e hanno condotto una Finale di grande equilibrio e perfetto controllo.
Vento a 10 nodi con tendenza a oscillazioni e primo salto a sinistra. Ruggero e Caterina sono partiti al centro della linea, liberi sia sopravento che sottovento, mentre gli inglesi, più verso la barca Comitato, sono rimasti coperti da altre barche e hanno virato subito verso il lato di destra della bolina. Immediata la virata di controllo anche degli italiani, a chiarire quale sarebbe stata la strategia per la finale. Alla prima bolina italiani e britannici erano ultimi e penultimi, ma nella poppa le distanze si sono ridotte e la seconda bolina è stata più ravvicinata. Sia Gimson e Burnet che Tita e Banti, hanno recuperato posizioni fino a metà flotta. Nella poppa finale è stato chiaro il successo della strategia italiana: nessuna possibilità per gli inglesi di mettere almeno cinque barche tra loro e gli azzurri. Al taglio della linea Ruggero Tita e Caterina Banti erano sesti, subito alle spalle dei rivali britannici. La festa poteva partire: la vela italiana vince un oro olimpico che mancava da Sydney 2000, con Alessandra Sensini nel windsurf. In assoluto è il quarto oro, dopo quelli dell’8 metri “Italia” nel 1936 a Berlino timonata da Giovanni Leone Reggio, della Star di Agostino Straulino e Nicolò Rode a Helsinki 1952, e del Mistral di Alessandra Sensini a Sydney 2000.
La giornata a Enoshima è stata intensissima: dopo la regata e le prime feste in mare, al rientro in porto Ruggero e Caterina sono stati accolti dagli altri velisti del team azzurro rimasti in Giappone, con cori e bandiere. In mezzo a loro anche un tifoso speciale, giunto al porto olimpico in gran segreto, il presidente del CONI Giovanni Malagò, che ha festeggiato con il presidente FIV Francesco Ettorre, il DT Michele Marchesini, i tecnici e gli atleti.
Dopo la Mixed Zone e le dichiarazioni ai media, con numerosi italiani giunti da Tokyo per assistere alla finale dal mare, è arrivato il momento della cerimonia delle medaglie, che sono state consegnate proprio da Giovanni Malagò, membro italiano del CIO. La bandiera italiana è salita sul pennone più alto e l’inno di Mameli è stato cantato a squarciagola da tutti i componenti del team.
La lunga giornata della vela italiana e delle medaglie d’oro Ruggero Tita e Caterina Banti è proseguita con la conferenza stampa nel press centre, e poi con la serata a Casa Italia a Tokyo, dove i velisti azzurri sono stati accolti da grandi protagonisti.