Il loft italiano della più grande veleria del mondo è nel cuore della Liguria non molto lontano da Genova. La veleria italiana è uno dei punti di riferimento in tutta Europa per una offerta commerciale che senza soluzione di continuità va della piccole vele in tessuto tradizionale per le derive olimpiche e non, a quelle più complesse che issano i grandi maxi a vela e per cui bisogna non solo produrre materiali ma soprattutto lavorare in sintonia con i designer per ottenere il progetto migliore.
A Genova durante il Salone Nautico che si apre oggi, presso lo Stand SW10 nella zona dedicata alla vela, sarà possibile incontrare gli uomini che sono la forza della veleria. Sono velisti di gran livello che sanno ricoprire diversi ruoli a bordo: timonieri, tattici, tailer, ma che sanno essere interpreti preziosi delle esigenze degli armatori anche per le vele più semplici.
North Sails Italia ha finito le vele per Luna Rossa Prada Pirelli impegnata nelle regate di Auckland ed è protagonista su molte altre barche da regata grazie alla sua tecnologia 3Di, che realizza vele senza cuciture, in pratica in un pezzo unico anche per grandi dimensioni. Questa tecnica consente di distribuire le fibre, che possono essere di diversi materiali dal più versatile poliestere (Dacron) per le vele da crociera fino al Carbonio dedicato alle vele da regata, lungo le linee di carico. La stessa tecnica viene quindi declinata in diversi prodotti che si rispondono alle diverse aspettative dei diversi stili di navigazione ottimizzando prestazioni, durata, maneggevolezza.
Il sistema di costruzione North Sails 3Di stende le fibre del filato in singoli filamenti, pre- impregnati con resina termosensibile, e fissati in nastri ultra sottili. I nastri per ottenere la forma delle vele sono poi termoformati sugli stampi tridimensionali (3D) ad assetto variabile. Le vele 3Di hanno la proprietà delle vere strutture in composito, resistono allo deformazione e alla compressione in tutte le direzioni.
Il materiale è fondamentale, tuttavia North invece ha sempre dato grande importanza al progetto delle vele, le prestazioni dipendono molto dal disegno che definisce la forma della vela, che ovviamente è funzionale anche al materiale che viene impiegato. Leggerezza e tenacità sono i due criteri fondamentali delle vele moderne, soprattutto la tenacità è la caratteristica fondamentale per conservare nel tempo la forma. Dopo il grande sviluppo del 3Di, l’ulteriore applicazione che esce sperimentata dalle vele impiegate in Coppa America, tre dei quattro team avevano vele North Sails, è il sistema Helix.
“Dopo l’esperienza della Coppa America – ha detto Alessio Razeto di North Sails Italia – abbiamo sviluppato la tecnologia Helix, un particolare modo di distribuire le fibre lungo l’inferitura della vela e di concepire il disegno della stessa. Abbiamo iniziato con le vele Code, e ora la applichiamo anche alle vele di prua ed alle rande, il tutto al fine di suddividere i carichi sull’attrezzatura in modo diverso e ridurre il loro computo totale. Il risultato sono alberi e scafi più leggeri ed imbarcazioni più performanti”.