Colella: “La FIV insieme a World Sailing per riammettere la Vela alle Paralimpiadi”

La Federazione Vela si impegna accanto alla Federazione Internazionale della Vela per riportare a Los Angeles 2028 la Vela tra gli sport Paralimpici.

La notizia ufficiale è di pochi giorni fa: World Sailing chiama a raccolta le Federazioni Nazionali per riportare la Vela nel novero degli sport Paralimpici. Impresa non facile e che necessita dell’impegno di tutti gli attori chiamati in causa. La Federazione Vela raccoglie la sfida e con decisione prepara un piano sportivo che potenzi il settore.

Appena ho avuto questa notizia – confida il Consigliere Federale Fabio Colella referente del settore Para Sailing – mi sono consultato con il Presidente Ettorre. Sapevo già che per lui questo progetto è di fondamentale importanza e mi ha ribadito quanto la FIV voglia schierarsi accanto a Word Sailing impegnandosi al massimo. Le ultime rassegne Paralimpiche senza la Vela hanno messo in difficoltà un movimento e degli atleti che avrebbero visto nel sogno a Cinque Cerchi un obiettivo stimolante. Ma non ci siamo rassegnati, anzi il movimento ha comunque raggiunto ottimi risultati e alcuni nostri Atleti sono delle eccellenze a livello continentale e mondiale. Non nascondiamo che ci sono difficoltà, che vanno analizzate e superate per poter allargare la platea di appassionati e sportivi che vogliano praticare questo sport.

Ho ancora negli occhi e nel cuore lo spettacolo del Mondiale Hansa di Palermo! I colori, la voglia, lo spirito di sacrificio, la determinazione che tutti gli atleti impegnati hanno messo in acqua è stato il più grande spot che potesse essere fatto a favore di questa disciplina.”

Il progetto di WS prevede un ampliamento dei praticanti soprattutto incrementando il numero di giovani e la presenza femminile. “Questo si può ottenere anche grazie all’ampliamento del range delle disabilità fisiche, sensoriali e intellettive degli atleti che potranno partecipare alle attività. La FIV farà la sua parte, ma ricordiamoci che questo deve essere un obiettivo comune a livello mondiale perché dobbiamo e vogliamo raggiungere almeno 45 nazioni impegnate nelle attività internazionali suddivise sui 5 continenti. È una sfida sociale e culturale impegnativa! La FIV ha già in mente la possibilità di creare un HUB mediterraneo per il supporto e lo sviluppo dell’attività para sailing e stiamo cercando di coordinarci con le nazioni che si affacciano sul “nostro” mare. Un progetto ambizioso che va a braccetto con un altro che invece trova la sua forza nella capillarità sul territorio: la formazione del Tecnico Zonale Para Sailing. Non dobbiamo dimenticarci che sono necessarie competenze specifiche per i nostri tecnici per poter affrontare con la corretta preparazione le necessità che i praticanti di questo sport hanno. Parlo di necessità e non di problemi perché se vogliamo che realmente ci sia inclusione dobbiamo imparare a vedere tutti noi indistintamente come portatori di necessità. Per poterci esprimere al meglio dobbiamo affidarci a tecnici preparati e che ci sappiano dare la risposta giusta: dalla scelta della classe, alle modalità di allenamento. Il comparto tecnico è sempre stato il fiore all’occhiello della nostra Federazione, con questa nuova figura vogliamo ampliarne le competenze.

Ci sono nuove classi che hanno dato rinnovato impulso al movimento, per esempio la classe Hansa. “Certamente questa classe ha avvicinato tantissimo gli appassionati a praticare la vela, si parte da una cosa che può sembrare banale, cioè i molteplici colori delle imbarcazioni, passando alla possibilità di potere andare sia in singolo che in doppio, per arrivare agli aspetti più prettamente logistici come la facilità del trasporto. Tutti particolari che hanno fatto esplodere questa classe avvicinandola a tantissimi appassionati.

L’attività di Alto Livello ha già le sue tappe principali per il 2022: si parte dagli europei in Olanda per gli Hansa 303, il CICO a settembre per Hansa 303 e 2.4 mR, i mondiali in Oman e Florida per RS Venture e 2.4 mR. Impegni significativi che devono dare il polso della situazione e necessariamente fotografare un ampliamento della base atletica.

Noi in Italia abbiamo continuato sempre per la nostra strada, riconoscendo all’attività para sailing un posto che merita nel Campionato Italiano Classi Olimpiche, sempre e comunque. È un segnale che abbiamo voluto mandare comunque siano andate le cose a livello internazionale. Per noi quest’attività a pieno merito rientra nel novero delle discipline paralimpiche, senza dubbio. A maggior dimostrazione anche il Piano Sportivo 2022-2024 che è stato pochi giorni fa presentato a Roma ha visto la presenza del nostro tecnico Filippo Maretti accanto al Direttore Tecnico Marchesini e alla Direzione Tecnica Giovanile rappresentata da Alessandra Sensini. Credo fortemente nell’obiettivo Los Angeles 2028, tutto il movimento italiano ci crede e farà il massimo per poterlo ottenere; sarebbe virtualmente una medaglia per tutti noi!”

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