Un pezzo di storia della vela e della nautica italiana è pronto a cambiare nome. Dopo essere recentemente passato di mano, essendo stato acquistato per una cifra vicina ai nove milioni di euro dalla stessa proprietà della Red Bull, la bevanda energetica che “mette le ali”, il Marina Hannibal ed il suo storico Yacht Club si apprestano a voltare pagina.
Inserito all’interno di una più ampia strategia di marketing e re-branding, ai quali gli uomini della “Toro Rosso” non sono secondi a nessuno, il cambio di nome porterà l’Hannibal a diventare Marina Monfalcone e Yacht Club Monfalcone.
Una rivoluzione già ben visibile nel portale internet del Marina, dove pure il club velico è già indicato come Yacht Club Monfalcone. Proprio il sodalizio ha recentemente rinnovato le cariche sociali con l’elezione del nuovo presidente Germano Scarpa che succede a Sergio Lapo e che avrà ora il compito di guidare il club nei prossimi quattro anni. Inutile dirlo che sarà un quadriennio ricco di novità. Confermato anche il direttivo composto da Piero Fabbro, Loris Plet, Paola Radillo, Dario Malgarise, Maurizio Bernardi ed Elena Violin.
Era il 1964 quando Sergio Sorrentino decise di dare vita a Monfalcone ad un polo nautico che diventasse il primo marina moderno in Italia. Qui, qualche anno più tardi, venne poi fondata la prima scuola vela federale in Italia: La Tito Nordio. Ora, sotto la guida del campione olimpico austriaco Hans Peter Steinacher, la struttura si pone l’obbiettivo di diventare un centro di addestramento olimpico della vela a livello internazionale.
Il nome “Hannibal” venne scelto da Sorrentino in onore dell’amico e compagno di equipaggio nelle classi olimpiche Annibale Pelaschier. Bocche cucite nel frattempo da parte di chi, inevitabilmente, ha legato il proprio nome e quello della sua famiglia all’Hannibal. “Dirò qualcosa soltanto quando ci sarà l’ufficialità del cambio del nome dello Yacht club. Per ora sono notizie che considero ufficiose. Sono al corrente di quello che sta succedendo, ed è ovvio che mi dispiace. Ma parlerò e avrò da dire qualcosa soltanto quando la carte saranno ufficiali” ha affermato a Il Piccolo Mauro Pelaschier.
Sulla questione è però intervenuto il sindaco di Monfalcone, Anna Cinsit:”Proporrò alla proprietà il mantenimento anche del nome storico Hannibal accanto a Monfalcone. In ogni caso, a prescindere, colgo l’occasione anche per annunciare che un progetto bellissimo che stiamo costruendo da tempo, fatto di amore per costruzione delle barche, per la lavorazione in legno e per la cultura della navigazione, porterà proprio questo nome per noi molto importante: la scuola dei maestri d’ascia: Hannibal»