È l’Offshore Petrol Vessel più lungo mai costruito dal Cantiere Navale Vittoria di Adria
Sta destando non poca curiosità, in queste ore, l’approdo a Chioggia nella zona dell’ex Marittima ai Saloni, di una nave militare. Nulla a che fare con la guerra in Ucraina, ma solo una sosta tecnica per permettere alle maestranze del Cantiere Navale Vittoria di completare l’allestimento.
Si tratta infatti dell’unità OPV P71 da 75 metri, progettata e realizzata dal Cantiere Navale Vittoria di Adria, destinata a diventare l’ammiraglia delle Armed Forces of Malta e ad essere impiegata per lo svolgimento di operazioni di sorveglianza costiera, pattugliamento prolungato in alto mare e operazioni SAR.
L’OPV P71, è frutto della commessa, dal valore di oltre 48.5 milioni di euro, ottenuta dall’azienda veneta attraverso la partecipazione a una gara pubblica internazionale facente capo al Ministero della Difesa dell’Isola e co-finanziata (per il 75%) dall’UE nell’ambito dell’Internal Security Fund (ISF) 2014-2020. Il fondo istituito dall’Unione per l’attuazione della strategia di sicurezza interna, la cooperazione in materia di applicazione della legge e la gestione delle frontiere esterne dei Paesi Europei.
Con un dislocamento a pieno carico di 1.800 tonnellate, una lunghezza e larghezza rispettivamente di 74.8 e 13 metri e un’immersione di 3,8 metri, l’OPV P71 è pronta ad ospitare un equipaggio di quasi 50 elementi e personale aggiuntivo di altri 20 elementi. La piattaforma si caratterizza per una plancia integrata in posizione elevata con capacità di visione a 360 gradi e passaggi laterali protetti per il personale sul ponte principale ed intorno alla stessa plancia.
Il design dell’OPV presenta un ponte di volo poppiero senza hangar ma con capacità di rifornimento carburante per un elicottero da 7 tonnellate quale le macchine AW139 in servizio con le stesse Armed Forces of Malta. L’area poppiera al di sotto del ponte di volo presenta una stazione di lancio e recupero sempre poppiera per un RHIB da 9,1 metri con spazio addizionale per materiali e personale nonché portelli sul ponte di volo sovrastante per l’imbarco/sbarco di materiali grazie ad un’apposita gru sul lato di babordo della nave. Una seconda stazione sempre per RHIB da 9,1 metri si trova sul lato di dritta della piattaforma nell’area centrale della nave. Entrambi i RHIB dispongono di una velocità massima di oltre 40 nodi per il controllo del traffico marittimo ed operazioni di ricerca e soccorso.
La propulsione ibrida del P71 è incentrata su due motori diesel da 5.440 kW ciascuno che unitamente ad altrettanti motori elettrici di potenza non specificata su due linee assi con gruppi eliche a passo variabile sono in grado di offrire (tutti insieme) una velocità massima di oltre 20 nodi. L’imbarcazione è dotata di un thruster prodiero e di alette stabilizzatrici mobili per assicurare una maggiore tenuta al mare. Progettato e costruito sotto la sorveglianza del registro navale americano ABS, il P71 sarà armato con un affusto a controllo remotizzato da 25 mm e mitragliatrici leggere di diverso calibro, mentre il sistema integrato di comando, controllo e navigazione comprende un radar bidimensionale di sorveglianza e comunicazioni satellitari.