In linea con il motto della sua nuova proprietà e con il fatto che la vela foil si sta sempre di più affermando a livello globale, lo YC Monfalcone, il sodalizio che di fatto ha raccolto l’eredità sportiva dell’Hannibal, ha letteralmente messo le ali. L’intento dichiarato dello Yacht Club Monfalcone, insieme ad altre importanti realtà presenti nella città capitale della cantieristica navale, è infatti quello di creare un nuovo e moderno centro di preparazione per atleti impegnati in campagne olimpiche e per appassionati di tutto ciò che è foiling.
Proprio in quest’ottica, in una sede addobbata a festa con tanto di gran pavese issato per onorare la recente vittoria del titolo italiano minialtura, lo yacht Club Monfalcone ha ospitato l’evento “Learning to fly”, una vera e propria experience dedicata al Persico69F.
L’evento, pensato per tutti i velisti e appassionati che volessero toccare con mano, a bordo di uno scafo volante, cosa significhi e che emozioni possa trasmettere il volare sull’acqua, si è sviluppato in una due giorni di sessioni teoriche e pratiche. Tra questi ci siamo anche noi di Velaveneta, che abbiamo accolto con piacere l’invito della direzione sportiva dello Yacht Club, incuriositi dalle performance di una barca lunga 7 metri, pesante 380kg ed in grado di andare – grazie ai foil – anche tre volte più veloce rispetto alla velocità del vento reale.
Dopo alcune nozioni relative soprattutto alla sicurezza a bordo, è stato il momento di volare. Aria da SudEst tra gli otto ed i dieci nodi e onda formata. Non certo il target ideale della barca che è intorno ai 12 nodi, molto più affiatato all’onda del lago che quella lunga mare da Scirocco. Nonostante questo il momento del decollo è comunque emozionante ed adrenalico ed il momento dello stacco dall’acqua all’aria trasmette una assoluta sensazione di leggerezza.
Le sensazioni sono certamente più che positive ed è impossibile non lasciarsi trascinare dalle emozioni. Per dovere di cronaca va comunque detto che bisogna un po dissociarsi dalla navigazione a vela alla quale eravamo abituati, imparando – di fatto – un nuovo modo di andar per mare…o per lago! Fiocco auto virante e gennaker che non necessita di particolari regolazioni consentono all’equipaggio (composto da 3, max 4 persone) di dedicarsi completamente alla conduzione della barca tramite il timoniere, il randista ed il flight controller, continuamente alla ricerca della velocità necessaria per restare in volo.
Concluso questo evento la stagione dello Yacht Club Hannibal si preannuncia particolarmente densa, con il momento clou previsto a fine agosto in occasione del Campionato Italiano di Vela d’Altura. A settembre spazio alla 1001 Vela Cup, manifestazione riservata agli studenti universitari che si sfideranno a bordo di skiff autocostruiti prima di lasciare nuovamente spazio alla vela volante con l’arrivo a Monfalcone della Foiling Academy Fiv.