Industria, sostenibilità e formazione i temi forti degli incontri al Salone Nautico Venezia  

Venezia accoglie con tutto il suo fascino gli appassionati di nautica che al quarto giorno di Salone Nautico Venezia hanno riempito le banchine del Salone con un incremento interessante rispetto allo scorso anno. Grande interesse per il settore elettrico, che vede i veneziani interessati in maniera particolare. A tener banco ancora le attività culturali.

Alternanza scuola-lavoro
 La Sala macchina di pompaggio dell’Arsenale di Venezia ha fatto da cornice alla presentazione dell’iniziativa di “alternanza scuola lavoro”, che ha coinvolto gli studenti e gli allievi degli istituti veneziani Cini-Venier e Morosini durante la terza edizione del Salone Nautico Venezia.
I ragazzi sono operativi in operazioni legate alla nautica e nell’assistenza in banchina, oltre che nell’informazione via radio alle unità che entrano ed escono dall’Arsenale. Anche quest’anno, quindi, i giovani dei due storici istituti veneziani, molto diversi tra loro ma accomunati dalla nautica e dall’amore per il mare, hanno avuto la grande opportunità di sperimentare in prima persona tutto ciò che riguarda la vita sul mare, mettendoci un forte impegno e dedizione.

A raccontare l’esperienza dell’alternanza scuola lavoro sono intervenuti Alberto Sonino, amministratore unico di Vento di Venezia, il direttore operativo di Vela spa Fabrizio D’Oria, la direttrice dell’Ufficio Scolastico regionale del Veneto Carmela Palumbo, l’Assessore all’Istruzione e formazione della Regione Veneto Elena Donazzan, l’Assessore alle Politiche Educative del Comune di Venezia Laura Besio, il dirigente del polo tecnico professionale Cini-Venier Michelangelo Lamonica, e il capitano di vascello Marcello Ortiz Neri, comandante della scuola militare Morosini.
Il Comandante Marcello Ortiz Neri ha affermato che “una delle missioni della scuola è avvicinare i giovani al mare e a tutte le attività ad esso connesse. Ci siamo imbarcati in quest’impresa e, alla luce dei risultati dell’anno scorso, che ha portato degli ottimi frutti, abbiamo deciso di continuare questo percorso. Questa è un’opportunità ulteriore per far conoscere loro il mondo della nautica e poter lavorare fianco a fianco agli studenti del nautico”. Ha poi aggiunto che questo tipo di esperienza ha consentito di valorizzare il lavoro di squadra.
L’assessore Besio, puntualizzando che il Salone Nautico è anche terreno di sperimentazione, ha dichiarato che “il fatto che i ragazzi di questi due istituti siano qui oggi nella modalità didattica scuola lavoro rafforza la concezione di scuola come spazio di crescita. Non è solo una questione di bagaglio culturale ma anche di esperienza pratica, che mette al centro il fare e l’esperienza sul campo” Sulla stessa linea anche l’assessore Donazzan, che ha sottolineato come gli allievi dei due istituti siano per la città di Venezia una ricchezza straordinaria.

Industria e sostenibilità
La giornata si è aperta con il convegno “il mondo dello yachting incontra la sostenibilità” promosso dall’ente certificatore RINA cui hanno partecipato i rappresentanti dei grandi gruppi italiani che producono imbarcazioni da diporto. Dopo il saluto dell’Assessore Sebastiano Costalongo, il CF Antonio Frigo della Capitaneria di Porto di Venezia e di Giorgio Gallo e Stefano Bertilone del Rina i lavori hanno coinvolto Federico Rossi, degli omonimi cantieri Rossi di Viareggio, Federico Lantero del Gruppo Azimut Benetti, Fabio Ermetto dei Cantieri Baglietto, Stefano De Vivo di Ferretti Group, Alberto Sonino di Vento di Venezia e il designer Sergio Cutolo. I relatori hanno indagato le loro diverse esperienze e relazioni con la clientela, che si dimostra molto attenta al tema. Tutto il panel ha concordato sulla esigenza di “misurare” l’impatto con numeri ed eventi sicuri, evitando di utilizzare la parola sostenibilità senza darle un valore concreto e di essere molto trasparenti. I passi verso la riduzione delle emissioni devono essere fatti su tutta la catena produttiva delle imbarcazioni e nel loro uso sapendo che la propulsione non è in realtà, soprattutto nelle unità di maggiori dimensioni, il vero problema. Tanta energia viene infatti consumata nella fase di “hotellerie” sia all’ormeggio sia all’ancora ed enormi risparmi possono essere ottenuti con la riduzione dei pesi, con il miglioramento dello sfruttamento dell’energia prodotta a bordo, senza che vada sprecata. Il passo nel futuro può essere l’idrogeno, il metanolo che potranno liberare le barche dal peso delle batterie. Altre esperienze sono state quelle proposte da Alessandro Bordignon del team velico Fast & Furios, Daniele Barbone di Lightbay Sailing Team e Mario Toscani di RINA.  

Gestione rifiuti marini
Un convengo  con il tema della gestione dei rifiuti marini, tema suggerito dalla recente approvazione del decreto “Salvamare” di cui sono stati organizzatori: CNR ISMAR, che ha sede proprio in Arsenale  e ONG Venice Lagoon Plastic Free, in collaborazione con Salone Nautico di Venezia, Fondazione CIMA Research e Gruppo ISDI. Sono intervenuti: il senatore Andrea Ferrazzi, membro della 13a commissione permanente (territorio, ambiente, beni ambientali) che ha illustrato proprio la legge “Salvamare” ; Fantina Madricardo, coordinatrice del progetto H2020 MAELSTROM; Davide Poletto, direttore di Venice Lagoon Plastic Free e portavoce del progetto H2020 In-No-Plastic; Giorgio Bagordo, responsabile dell’iniziativa WWF Plastic Smart Cities per l’Italia; Andrea Torresan, ARPAV, rappresentante del progetto interregionale italo-croato MARLESS.Questo evento indagato il tema delle tecnologie innovative e sostenibili per la rimozione e il riciclaggio dei rifiuti marini, in particolare della plastica, creando un’opportunità di incontro per grandi entità industriali, start-up e ONG. Il workshop è il secondo evento annuale che si tiene nell’ambito dei progetti MAELSTROM (coordinato dal CNR ISMAR) e In-No-Plastic (coordinato dalla norvegese SINTEF), entrambi finanziati nell’ambito del programma Horizon 2020 dell’Unione Europea.

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