Salone Nautico: Non solo grandi yacht, a Venezia anche piccole barche per trascorrere una tranquilla giornata in laguna

Racchiusa tra la terra ed il mare, che giocano un ruolo determinante per la sua estensione e le sue caratteristiche, la laguna veneziana è per definizione un ambiente anfibio e in costante evoluzione. In molti si ritrovano a solcare le sue acque ogni giorno: c’è chi esce per una battuta di pesca con gli amici, chi ha la necessità di spostarsi da un’isola all’altra, e chi invece preferisce passare una giornata tranquilla nei pressi di una spiaggia. Ognuno di loro, però, ha bisogno di una soluzione su misura. Per questo motivo al Salone Nautico di Venezia non poteva mancare uno spazio espositivo dedicato proprio alle imbarcazioni da laguna.

Al pontile 2 della Darsena Grande, nei pressi di Piazzale della Campanella, sono ormeggiati alcuni dei mezzi più rappresentativi di FAP cantiere nautico, di base a Marcon, una realtà giovane per quanto riguarda la produzione di barche, ma con anni di esperienza alle spalle nel settore della nautica. Alla sua guida c’è Luca Pesce che, assieme ai figli Alex e Igor, si è fatto massimo interprete del ritorno alla cultura della tradizionale barca in legno veneziana, adottando un approccio quasi sartoriale nella sua realizzazione. L’attività crea infatti ogni anno pezzi unici e personalizzati configurati in diversi allestimenti, con penisole a prua o a poppa, panchette o tavolini, di una lunghezza che va dai 2.70 metri agli oltre 6 metri. In poche parole, delle imbarcazioni su misura non solo per il cliente ma anche per la laguna di Venezia.

Gli esemplari che FAP ha scelto di mettere in mostra alla terza edizione del Salone a prima vista possono sembrare tutti diversi tra loro. In realtà, si tratta della stessa barca che è stata però predisposta in tre modi differenti: una è stata configurata per l’inverno, un’altra per godersi una tranquilla giornata in laguna prendendo il sole, e un’altra ancora è il classico cofano veneziano. In tutte loro sono state conservate le linee della tradizione tranne che per la carena, che è stata invece rivisitata per adeguarsi al moto ondoso, alla velocità e alla potenza delle barche di adesso. Spicca sul pontile, con il suo colore verde sgargiante, anche la “1600 Dogado e”, un’imbarcazione elettrica ma sempre in legno, presentata l’anno scorso per l’anniversario della nascita di Venezia. A chiudere il gruppo di FAP cantiere nautico due barche restaurate risalenti agli anni ’70-’80.
Spostandosi verso l’area Mare Laguna dell’Arsenale, davanti alla Torre di Porta Nuova, si trova lo stand di Nautica Ceccherini, azienda di Marano Lagunare nata nel 1979 dai fratelli Bruno, Renato e Mario Ceccherini. Cinque sono i modelli iconici del cantiere, tutti in vetroresina, capaci di parlare sia ad un pubblico giovane che adulto, desideroso di vivere la laguna navigando in leggerezza: il Borin, il Grecale 19 e il Silver 5 sono prettamente da navigazione lagunare, mentre il Maestrale 19 e il Foran si affacciano ad un pubblico sia di laguna che di mare. Anche in questo caso, però, non c’è una barca che sia uguale all’altra, vengono fatte tutte su misura per i clienti e sono quindi pezzi unici.

Secondo i costruttori di Cecchetto, l’abc della perfetta barca da laguna comprende innanzitutto l’essere veloce e divertente, quindi avere una carena altamente prestazionale che peschi poco, senza ovviamente tralasciare la stabilità. Sulla coperta, invece, deve saper sfruttare al massimo ogni centimetro di spazio disponibile, e avere quindi un’ampia abitabilità. Per quanto riguarda la personalizzazione, molto dipende dall’utilizzo che ne vuole fare il cliente: il signore che la vuole usare per andare a pesca chiede un layout più tecnico, la famiglia con bambini guarda prima di tutto alla sicurezza, mentre la coppia cerca il giusto compromesso tra l’uscire in diporto e altre attività. Imprescindibili sembrano però essere la doccetta e la ghiacciaia, per un fresco aperitivo tra le onde estive della laguna.

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