Guardia Costiera e Ministro delle infrastutture pensano a riformare il Codice della Navigazione

Si è concluso ieri a Roma, presso la Sala Capitolare del Chiostro del Convento di Santa Maria sopra Minerva, il ciclo di incontri che – a partire dal 21 aprile scorso, tra Roma, Cagliari e Trieste – ha dato il via a un intenso dibattito sul Codice della Navigazione, quale imprescindibile strumento normativo del mondo marittimo e aereo italiano a 80 anni dalla sua entrata in vigore.

L’Iniziativa, nata da un’idea dal Comando generale del Corpo delle Capitanerie di porto – Guardia Costiera, si è potuta realizzare grazie alla stretta sinergia con il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, come pure con le Cattedre di Diritto della Navigazione delle Università “Sapienza” e “Tor Vergata” di Roma, dell’Università di Cagliari e di Udine, nonché con la Rivista del Diritto della Navigazione.

I lavori della giornata conclusiva, che ha avuto quale tema “Lineamenti di una possibile revisione”, sono stati aperti dai saluti del Viceministro delle Infrastrutture e dei Trasporti – On. Edoardo Rixi – che nel suo intervento ha sottolineato: “Dopo decenni si pongono le basi per l’aggiornamento del Codice della Navigazione. Procedure più flessibili e meno burocratiche per rispondere agli operatori economici, in linea con la riforma della Pubblica Amministrazione prevista anche dal PNRR. Un elemento di spinta per tutto il comparto.”

Il Comandante generale del Corpo delle Capitanerie di porto, Ammiraglio Ispettore Capo Nicola Carlone – anch’egli presente all’evento -, ha avuto modo di evidenziare come a distanza di 80 anni dalla sua promulgazione, il Codice della Navigazione possa ancora continuare a rappresentare, con le opportune e modifiche e integrazioni, quel compendio di norme unitario, organico, dinamico ed efficace anche per gli anni a venire. “In questi 5 mesi abbiamo affrontato diversi temi. Noi delle Capitanerie di Porto guardiamo sempre con attenzione al mondo marittimo e alle sue molteplici evoluzioni. Il codice della navigazione rappresenta uno degli strumenti regolatore della funzione marittima del nostro Paese. Funzione attraverso la quale lo Stato realizza, sviluppa, tutela, amministra e gestisce i suoi interessi pubblici connessi al mare.”

Alla giornata conclusiva, hanno partecipato i massimi esponenti del mondo accademico e del cluster marittimo-portuale e aereo nazionale, oltre a un rappresentante della Suprema Corte di Cassazione, il Cons. Francesco Maria Cirillo.

L’evento – moderato dalla prof.ssa Elda Turco Bulgherini, Direttrice della Rivista del Diritto della Navigazione – ha registrato numerosi interventi, tra cui massimi esponenti del mondo accademico e del cluster marittimo-portuale e aereo nazionale.
Tra questi, il contributo del prof. Leopoldo Tullio – emerito di Diritto della Navigazione della Sapienza che ha trattato i Lineamenti di una possibile legge-delega per la revisione del Codice della Navigazione e il prof. Stefano Zunarelli – Ordinario di Diritto della Navigazione presso l’Università di Bologna – ha esposto i principi e le proposte Verso la revisione del Codice.

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