Si è riunito in serata il Tavolo Tecnico per le Previsioni della marea, composto da CPSM-Città di Venezia, ISPRA e CNR-ISMAR, che ha analizzato quanto accaduto stamane.
Nella giornata odierna il livello di marea davanti alla costa veneziana ha raggiunto 173 cm alla stazione di riferimento di Piattaforma “Acqua Alta” del CNR-ISMAR alle ore 9:40.
Il fenomeno del setup, unito alla significativa altezza delle onde e al forte vento registrati, hanno generato accumuli locali che spiegano i valori massimi registrati alle tre bocche lagunari: 187 cm a Lido Diga Sud alle ore 9:35, 203 cm a Malamocco Diga Nord e 191 cm a Chioggia Diga Sud alle ore 10:40.
ISPRA lo ha definito “un evento di entità pari, se non superiore considerati i livelli massimi raggiunti, rispetto al 12 novembre 2019 e probabilmente anche all’evento del 4 novembre del 1966“.
La chiusura del MoSE – spiega la nota congiunta dei tre istituti – ha mantenuto il livello in laguna su valori compresi tra 60 e 70 cm fino alle ore 9:30 circa, successivamente per effetto dell’intenso vento di Bora a Chioggia Vigo è stato raggiunto il valore di 110 cm alle ore 13.55, quando il livello misurato a Burano era pari a 43 cm e a Punta della Salute pari a 53 cm.
Le previsioni meteorologiche indicano a partire da stanotte una graduale risalita dei valori di pressione e concomitante indebolimento dei venti nell’area nord adriatica, in conseguenza del lento transito e del decadimento della perturbazione. Le previsioni marine presso i tre istituti indicano condizioni favorevoli all’innesco del fenomeno della sessa per i giorni dal 23 al 25 novembre che genererà valori di marea molto sostenuta in considerazione dei valori di marea astronomica superiori agli 80 cm.