Tagliando il traguardo di fronte all’Accademia Navale di Livorno alle ore 00.54 min. 54 secondi di oggi, 28 aprile 2023, Lunatika, Sunfast 3600, condotto in doppio da Guido Baroni e Alessandro Miglietti ha vinto le Line Honours – il primo in tempo reale – della sesta edizione della RAN 630 con un tempo complessivo di 4 giorni, 13 ore 54 minuti e 54 secondi.
A seguire, con un distacco di soli 27 minuti alle ore 1e 21 minuti, ha tagliato il traguardo Amapola II di Gherardo Maviglia, primo yacht in equipaggio completo, mentre il terzo arrivato a Livorno è stato Audace, arrivato alle ore 14:04, condotto in doppio da Beppe Agliardi e Pasquale Volpi.
Lunatika ha preso la testa della flotta già poche miglia dopo la partenza di questa edizione caratterizzata da un Maestrale particolarmente intenso, ma è sempre stata tallonata da Amapola II che le ha dato molto filo da torcere, facendo quasi presagire un sorpasso in vista del traguardo. A bordo di Lunatika hanno condotto una regata non soltanto perfetta, ma hanno in più saputo mantenere lucidità, manovrando per restare sempre in copertura di Amapola II, in una sorta di match race d’altura.
Per l’equipaggio Double Handed formato da Guido Baroni e Alessandro Miglietti si tratta di un trionfo completo, poiché hanno conquistato tutto: il Trofeo One Ocean e il Trofeo Terra delle Sirene per la prima barca rispettivamente al cancello di Porto Cervo e a quello di Capri, da quest’anno posizionato davanti ai Faraglioni; il Trofeo Challenge Accademia Navale per il primo yacht in tempo compensato nella classe più numerosa (in questa edizione l’ORC); il primo posto Double Handed sia in ORC che in IRC; il primo posto ORC B e il primo posto IRC.
La soddisfazione è stata espressa, appena giunti in banchina, dallo skipper e armatore, Guido Baroni: “Abbiamo preso parte per la prima volta a questa regata, che si è rivelata particolarmente impegnativa per le condizioni meteo. Questo aumenta la nostra soddisfazione perché la RAN 630 conclude con successo una campagna di vela d’altura Double Handed concentratissima, nel giro di due settimane abbiamo vinto qui e alla Roma per Due. Il progetto Lunatika con il mio amico e co-skipper Alessandro Miglietti sta andando molto bene e ci proietta verso un ambizioso programma 2024 di vela transatlantica in doppio”.Le condizioni meteo molto severe nelle prime 24 ore di regata, con raffiche fino a 50 nodi nelle Bocche di Bonifacio, hanno spinto molti concorrenti a non sfidare il mare oltre le capacità proprie e dell’imbarcazione. Con la loro scelta responsabile hanno saputo riconoscere al mare e al vento la loro forza; accettare il proprio limite è un atto di marineria altrettanto onorevole quanto riuscire a continuare la navigazione, ma solo se in sicurezza.
Tutti, una volta rientrati allo Yacht Club di Livorno, hanno espresso la volontà di tornare nel 2024, riconoscendo la Regata dell’Accademia Navale come una delle prove offshore più affascinanti del Mediterraneo.“Questa regata sta crescendo – dichiara il presidente dello Yacht Club di Livorno, Gian Luca Conti – come un’opera d’arte della quale siamo estremamente orgogliosi. Come per le opere d’arte, ciascuno vede la RAN 630 con un proprio sguardo personale. Così è stato ognuno dei partecipanti, indipendentemente dall’aver concluso la prova o aver avuto il coraggio di ritirarsi. Perché il coraggio è consapevolezza. Ho percepito l’orgoglio di aver preso parte alla regata e il desiderio di poter partecipare di nuovo, di essere di nuovo in mare, un desiderio come quello di continuare ad ammirare un’opera d’arte senza mai stancarsi per le emozioni sempre nuove che offre”.
Sono ancora in regata le due unità della Marina Militare, Antares e Stella Polare, per le quali la partecipazione alla RAN 630 ha un valore innanzitutto formativo prima che competitivo, poiché gli equipaggi sono formati da cadetti dell’Accademia Navale. A loro è dedicato il Trofeo Medaglia d’Oro al Valor Militare Saverio Marotta.