Naufragio Arca SGR, il racconto dal maxi Shockwave 3 Prosecco DOC

Grande esempio di fair play nella notte tra venerdì 12 e sabato 13 maggio, durante la Regata dei Tre Golfi, evento sportivo di grande risonanza che si tiene tra Napoli e Sorrento.

Alle 23.30 circa il maxi Shockwave 3 Prosecco DOC ha prontamente risposto al “Mayday” di Arca SGR, l’altro maxi triestino che era al comando della Regata dei Tre Golfi e che stava imbarcando acqua dopo che per cause ancora imprecisate aveva perso il controllo della chiglia basculante che ha portato il maxi in posizione di sbandamento a oltre 45 gradi.

Shockwave 3 Prosecco DOC informato dell’allarme e compresa la gravità della situazione è stata la prima e l’unica imbarcazione in gara che ha invertito prontamente la rotta per raggiungere e prestare i primi soccorsi agli uomini di Furio Benussi. 

Il Maxi di 90 piedi Portopiccolo Prosecco DOC, mitica barca di Claudio Demartis, da sempre protagonista del mondo della vela come regatante, team manager e imprenditore, vede come team manager Riccardo Bonetti insieme ad un equipaggio internazionale e al timone un altro “asso”, lo sloveno Mitja Kosmina, regatante, imprenditore e armatore di successo, con grande esperienza nella classe maxi yacht.

Dei veri marinai che nell’emergenza hanno messo davanti a qualsiasi risultato la sicurezza dell’equipaggio avversario in difficoltà.

LE DICHIARAZIONI

Claudio Demartis, armatore:“Per prima cosa sono contento che nessuno si sia fatto male, la seconda ma non meno importante è che sono fiero che l’equipaggio della mia barca si sia prodigato a dare assistenza all’imbarcazione  in difficoltà anche a discapito del risultato sportivo ma in pieno spirito marinaro.”

Riccardo Bonetti, team manager:“Stavamo disputando una buona regata sempre nel gruppo dei primi sin dalla partenza. Tra le undici e mezzanotte, Arca era nettamente davanti quasi di tre miglia, a un certo punto abbiamo visto che non si muoveva quasi più. Quasi contemporaneamente hanno lanciato il Mayday: senza alcun dubbio abbiamo invertito la rotta per raggiungerli. Abbiamo fatto ciò che è logico e normale in queste situazioni e che il codice della navigazione e il fair play rendono obbligatorio.
Per fortuna il mare era calmo e c’era poco vento, abbiamo potuto avvicinarci al loro scafo, molto inclinato, accertandoci prima di tutto che nessuno dell’equipaggio di Furio Benussi fosse ferito o si fosse fatto male: fatto per noi più importante rispetto a qualsiasi risultato. Sono molto orgoglioso del nostro equipaggio che ha  messo davanti a tutto il buon senso, dando un’importante esempio anche ai più giovani a bordo di Shockwave 3 Prosecco DOC.”


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