Possono 120 secondi raccontare l’identità di un’intera azienda?
La risposta è racchiusa in questo suggestivo video istituzionale in cui Cantiere del Pardo, con un emozionante registro autobiografico, si racconta per la prima volta e in prima persona, parlando di se attraverso il territorio in cui è stato fondato e ha operato per mezzo secolo in prima persona attraverso il territorio in cui è stato fondato e ha operato per mezzo secolo.
Nato, cresciuto e vissuto in una terra di valori autentici e profondi, il Cantiere del Pardo ne ha assorbito lo spirito e le caratteristiche migliori, diventando simbolo di eccellenza, capace di unire alla sua storia di successo nel mondo della vela il recente felicissimo innesto di barche a motore che hanno immediatamente raccolto i consensi degli appassionati di tutto il mondo.
In particolare, il video, punto di partenza di un percorso narrativo destinato a proseguire nel tempo e che mette al centro i valori fondanti dell’identità del Cantiere, assume il senso di un vero e proprio atto d’amore nei confronti della Romagna, terra capace di generare una cultura d’impresa che trova dimora nelle imbarcazioni che il Cantiere del Pardo ha progettato e costruito con i tre marchi Grand Soleil Yachts, Pardo Yachts e VanDutch Yachts, vere e proprie icone di una moderna officina dell’eccellenza al servizio degli amanti del mare e della libertà.
Gli elementi distintivi presenti nella narrazione, che ritroviamo anche in un libro celebrativo creato per l’occasione, sono gli stessi elementi che compongono l’identità del Cantiere come resilienza, sostenibilità e attenzione all’ambiente, capacità di unire tradizione e innovazione, sapere artigianale e genio creativo, bellezza, eleganza e rispetto per le persone.
“In occasione del nostro cinquantesimo compleanno” ha commentato il Presidente del Cantiere del Pardo Gigi Servidati, “abbiamo voluto dare spazio ad una riflessione sulla nostra identità e sui nostri valori come presupposti fondamentali per la progettazione e la realizzazione delle nostre imbarcazioni. Ci piace pensare che attraverso l’acquisto delle nostre barche gli armatori italiani e soprattutto stranieri possano acquisire un piccolo pezzo del territorio in cui queste barche sono state concepite e realizzate”.