Grande affluenza di visitatori oggi, 24 settembre, al 63° Salone Nautico Internazionale di Genova in una giornata di sole all’insegna della salvaguardia del mare e del suo ambiente.
In visita alla manifestazione il Ministro per la Pubblica Amministrazione, Paolo Zangrillo. Il Ministro ha potuto visitare varie aree del Salone Nautico apprezzando la produzione industriale italiana e ha affrontato con Confindustria Nautica alcune tematiche della Pubblica Amministrazione che possono riguardare anche il settore della nautica da diporto come, ad esempio, l’implementazione delle risorse umane destinate al Registro telematico delle unità da diporto, al fine di accelerare e rendere ancora più competitiva l’iscrizione sotto bandiera italiana. Il Ministro, di origini genovesi, ha potuto apprezzare la trasformazione del quartiere espositivo che già dal prossimo anno restituirà al Salone Nautico una piattaforma logistica tagliata espressamente sulle esigenze delle esposizioni nautiche, unica al mondo.
Uno degli appuntamenti più attesi di oggi sul palco dell’Eberhard & Co. Theatre del 63° Salone Nautico di Genova è stata la presentazione dei primi risultati del progetto “Sealife Care – Posidonia Restoration”. L’iniziativa green è nata per avviare un intervento di riforestazione di praterie di Posidonia oceanica degradate nel Mar Ligure. Il progetto è partito da Sanremo (più esattamente nell’area di mare di Pian di Poma) in occasione della 70ª edizione regata Rolex Giraglia ed è organizzato dalla Rappresentanza in Italia della Commissione Europea con il contributo degli Europe Direct Genova, Confindustria Nautica e Yacht Club Italiano.
A moderare il parterre di ospiti Alberto Mariotti, direttore di vela e Motore, che sul palco ha chiamato prima Stefano Pagani Isnardi, Direttore Ufficio Studi Confindustria Nautica, Gerolamo Bianchi Presidente YCI, Gianluca Saba, Responsabile Europe Direct Genova per l’origine del progetto. Successivamente, Monica Montefalcone responsabile di Seascape Ecology Lab., DiSTAV, Universita di Genova, Donatella Bianchi, Presidente Parco Nazionale delle Cinque Terre e Stefano Acunto, Direttore ISSD, International School for Scientific Diving hanno spiegato il ruolo fondamentale di polmone del mare svolto di questa pianta poco conosciuta dai più e troppo spesso demonizzata, addentrandosi poi più specificatamente nella descrizione delle operazioni del suo ripianamento e degli effetti benefici. Un progetto esemplare, della durata di due anni, che è in linea con il Green Deal europeo e con e le azioni sulla blue economy della Commissione europea, che ha come obiettivo ripristinare l’ecosistema marino e tutelarne la biodiversità, molto spesso minacciati da attività umane non sostenibili.
Ad aprire l’incontro, Stefano Pagani Direttore Ufficio Studi Confindustria Nautica, che ha parlato dell’attenzione che Confindustria Nautica pone su tutte le opzioni e che deve affrontare l’industria del futuro per essere più sostenibile in favore dell’ambiente. “Una strada che ormai gli imprenditori della nautica hanno intrapreso nonostante il settore abbia un impatto ambientale minimo”, ha dichiarato Pagani. “Ci sono azioni simboliche come questa ma che possono dare una grande consapevolezza in tutti noi come utenti del mare come diportisti. Iniziative che creano anche partnership importanti, come quella che si è creata con lo YCI per questo progetto”.
Gerolamo Bianchi, Presidente dello Yacht Club Italiano: “Per un club che organizza regate veliche questi concetti sono nel nostro DNA e questa idea di contribuire alla riforestazione con la Posidonia delle aree del nostro mare è stata un’idea che abbiamo sposato subito. Siamo molto lieti di collaborare con l’Università di Genova per realizzare questo progetto come Confindustria Nautica, perché pensiamo che sia solo il primo passo per un progetto che andrà avanti anche nel corso dei prossimi anni”.
Gianluca Saba del Centro Europe Direct Genova, ha ricordato che l’area interessata vicino a Sanremo, a Pian di Pomi, è stata colpita fortemente da interventi antropici del passato (circa il 56 percento della prateria è andato perduto nell’ultimo secolo). “È una zona chiaramente turistica, quindi di estremo interesse non solo economico turistico, che ospita queste praterie di Posidonia Oceanica. Per poter intervenire e provare in questa zona questi esperimenti di trapianto e di riforestazione” ha spiegato Monica Montefalcone – Seascape Ecology Lab., DiSTAV, Universita di Genova. “sono state disposte in mare delle particolari biostuoie in materiale del tutto naturale, con le quali preparare il terreno e nelle quali reimpiantare talee di Posidonia in una superficie di circa 100 metri quadri. Una squadra di tecnici subacquei ne hanno già impiantato circa 2000/2200 che nel tempo sicuramente daranno vita a una prateria vera e propria”.
Sul Progetto Donatella Bianchi Presidente Parco Nazionale delle Cinque Terre ha commentato: “è un intervento decisamente importante e preziosa per tutti noi. Il mare riesce a rigenerarsi più velocemente di quanto si possa immaginare. Questa azione avrà sicuramente un’efficacia immediata ed una visibilità immediata. Se oggi noi siamo arrivati a poter svolgere questo tipo di attività è perché dietro c’è un lungo lavoro dell’Università di Genova che è un fiore all’occhiello della ricerca scientifica a livello nazionale. Questa pianta è riconosciuta tra gli habitat prioritari a livello europeo. E grazie al cielo l’Europa ci ha offerto una direttiva habitat così importante che oggi ci consente di intervenire con queste azioni”. Donatella Bianchi ha ricordato l’importanza della Posidonia che è una pianta che produce ossigeno, stocca il carbonio, ha una fondamentale azione biologica sottomarina e rallenta l’erosione costiera.
Stefano Acunto che rappresenta l’International School for Scientific Diving, ente no profit che si occupa di ricerca e formazione di tecnici per questo tipo di operazioni che ha parlato dell’esistenza di altri metodi di questo tipo di riforestazione ugualmente validi. “Mi piace ricordare questo connubio tra attività per l’ambiente e il mondo della nautica sportiva”, ha detto Acunto, “che possono essere visti come antagonisti in qualche modo perché inutile nasconderlo uno degli impatti che creano problemi a Posidonia sono proprio gli ancoraggi non controllati. Quindi io penso che questo sia un primo passo spero che ne seguiranno altri. IL monitoraggio durerà quattro o cinque anni e si dovrà attendere che queste talee si radichino”.
In conclusione è intervenuto Massimo Pronio responsabile comunicazione rappresentanza della Commissione europea in Italia: “Siamo molto attenti a tutto quello che è green e blu e la Commissione europea spinge molto sulla transizione ecologica sul non utilizzo di combustibili fossili, cercando di spingere la nautica verso obiettivi di sostenibilità. Ci sono dei fondi europei destinati proprio a questo. Abbiamo un programma che si chiama Blu Invest EU. Noi facciamo iniziative che riguardano il mare non facciamo solo direttive come ad esempio moltissime pulizie di spiagge con volontari facciamo EU Beach Clean up in Italia in Europa e in tutto il mondo, sponsorizzato delle regate come le 1000 Vele l’anno scorso.
Un folto pubblico ha accolto all’Eberhard & Co. Theatre Marco Rossato e Igor Macera, i due velisti diversamente abili dell’Associazione “I Timonieri Sbandati” che, partiti agli inizi di giugno con le loro carrozzine a bordo della barca a vela Tornavento, hanno concluso la loro avventura proprio al Salone Nautico Internazionale di Genova. Tanti gli aneddoti sul “Giro d’Italia a Vela – Navigare Oltre i Limiti”, ben 1700 miglia complessive percorse in 99 giorni di navigazione e 45 approdi in altrettanti porti e marina della nostra penisola. E tanti anche i messaggi lanciati sul fronte del sociale, dall’eco-sostenibilità – Tornavento ha compiuto il 70/80% del viaggio a vela, il restante con propulsione elettrica alimentata dal fotovoltaico di bordo – alla raccolta della plastica, fino all’abbattimento delle barriere architettoniche per persone disabili.
Per accogliere a Genova Tornavento, il gruppo d’ingegneria marittima Ingemar, sponsor tecnico del Salone Nautico, ha installato in tempi record un pontile Marina4all dotato di appositi accorgimenti e ausili tecnici, per consentire all’equipaggio e a tutti gli ospiti di spostarsi con imbarco/sbarco in totale autonomia e massimo comfort.
Alle 15 in punto il palco dell’Eberhard & Co. Theatre ha ospitato i protagonisti di “Spazzapnea – Operazione Fondali Puliti”, una gara a squadre di raccolta rifiuti in apnea che si è svolta lo scorso 10 giugno a Genova e contemporaneamente in altre cinque località italiane: Torre del Greco, Marina di Pisa, Mola di Bari, Ustica e Roma. Nata nel 2018 e supportata dalla Fondazione Compagnia di San Paolo, la “missione fondali puliti” Spazzapnea, si propone di proteggere uno dei principali polmoni del nostro pianeta dalla dispersione dei rifiuti nell’ambiente.
Al piano terreno del Padiglione B sono stati presentati i sette Raid di Sergio Davì che si appresta a una nuova avventura. Sempre a bordo del suo Aretusa Explorer, motorizzato Suzuki, Sergio Davì prenderà infatti il via domani, lunedì 25 settembre, dai pontili del Salone Nautico per il suo nuovo raid dal titolo “I Fari d’ Italia” che con un’affascinante rotta tra i più bei fari della penisola.
Ancora all’Eberhard&Co Theatre si sono tenuti inoltre gli appuntamenti dedicati alla “Telemedicina come approccio ad un nuovo sistema di gestione della sanità a bordo” – a cura di Health’s Solutions e “Liguria: sanità all’avanguardia per i mammiferi marini” a cura dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta.