Nella giornata odierna, nelle acque dell’Adriatico settentrionale si è conclusa l’esercitazione complessa di ricerca e soccorso in mare denominata “Adriatic SEA SARex 2023”, a coronamento di due intense giornate di lavori organizzate a Venezia, presso la Biblioteca Marciana, dal Comando Generale del Corpo delle Capitanerie di porto – Guardia Costiera in sinergia con EMSA (European Maritime Safety Agency), EFCA (European Fisheries Control Agency), FRONTEX (European Border and Coast Guard Agency) e le Guardie Costiere di Slovenia e Croazia.
Il tema dell’esercitazione consisteva nel verificare la capacità di coordinamento e scambio comunicativo tra le diverse Guardie Costiere dell’Adriatico settentrionale e con le Agenzie europee in uno scenario che prevedeva la ricerca di un natante da diporto disperso e il soccorso ai naufraghi.
I lavori preparatori, svolti nelle due giornate trascorse e presieduti dagli Ammiragli Giuseppe Aulicino e Giovanni Canu, rispettivamente capo del personale e capo del reparto piani ed operazioni del Comando Generale, e la successiva esecuzione dell’esercitazione hanno rappresentato per il settore marittimo una occasione di particolare importanza, in considerazione della natura dell’Adriatico, mare caratterizzato da un intenso e variegato traffico navale e da alti livelli di cooperazione tra gli Stati rivieraschi, cito ad esempio il sistema di rapportazione del traffico navale Adrirep.
Lo scambio e il confronto sui temi della ricerca e salvataggio in mare è alla base dei progetti che in futuro possano aumentare la capacità di scambio operativo e di intervento congiunto tra assetti di diversi Paesi, potenziando così la capacità di risposta operativa per il salvataggio di vite umane. Lo scambio, oltreché di contenuti, è stato anche pratico: la Adriatic SEA SARex 2023 ha visto coinvolte 3 Agenzie europee, 3 organizzazioni nazionali di ricerca e soccorso, 18 tra velivoli ed assetti navali, oltre 200 operatori delle Guardie Costiere coinvolte.
