Nella mattinata odierna, martedì 7 novembre, la motovedetta CP 277, unità d’altura alle dipendenze della Direzione Marittima di Trieste, ha intrapreso la sua navigazione per raggiungere il porto di Lampedusa, dove per due mesi sarà temporaneamente rischierata, per attività di sorveglianza marittima relativa ai flussi di immigrazione irregolare – “border surveillance e SAR correlato – ISF” – nel Mediterraneo centrale.
L’equipaggio, composto da otto militari al Comando del Primo Luogotenente Pietro VERO, è stato stamani salutato dal Direttore Marittimo del Friuli Venezia Giulia, Capitano di Vascello Luciano DEL PRETE, il quale ha evidenziato l’importanza della missione svolta ai fini della tutela della vita umana in mare correlata alla gestione dei flussi migratori nell’area dello Stretto di Sicilia.
Il temporaneo rischieramento della motovedetta CP 277 presso il sorgitore di Lampedusa rientra in una ordinaria rotazione di equipaggi e unità navali del Corpo delle Capitanerie di porto – Guardia Costiera allo scopo di assicurare un costante e adeguato potenziamento del dispositivo navale operante nel bacino del mar Mediterraneo.
La stessa motovedetta di Trieste CP 277 è già stata, infatti, impegnata nel passato a Lampedusa in analoghe missioni tese a garantire il pattugliamento delle frontiere europee nell’area dello Stretto di Sicilia nonché a tutelare la salvaguardia della vita umana in mare, attraverso l’assistenza e il soccorso alle unità in difficoltà, sotto il diuturno coordinamento della Centrale Operativa del Comando Generale della Capitanerie di porto con sede a Roma.