Dopo tre giorni di navigazione, e con l’Adriatico ormai alle spalle, la terza edizione del Marina Militare Nastro Rosa Veloce è entrata nel vivo e si conferma regata dura ed estremamente competitiva. Sin dalla spettacolare partenza, data da Piazza San Marco dove il Comitato Organizzatore ha trovato la collaborazione dello Yacht Club Venezia, la flotta ha navigato pressoché compatta e nel momento del passaggio al traverso di Santa Maria di Leuca, estremo sud d’Italia, nove dei dieci Beneteau Figaro 3 erano compressi in una trentina di miglia.
Questo dopo 72 ore caratterizzate dall’estrema variabilità delle condizioni meteo: in Adriatico la flotta ha incontrato infatti forti venti di Libeccio, inframezzati da brezze deboli di direzione variabile a nord del Gargano, seguiti, nel momento della discesa verso Brindisi, da fresche raffiche di Maestrale.
A guidare la flotta Città di Taranto: preso la testa della flotta lasciato il Lido di Venezia, gli esperti velisti francesi Alicia de Pfyffer e Eduard Goldbery hanno difeso con sapienza la leadership, ma non sono mai riusciti ad allungare il passo con decisione, seguiti con determinata convinzione da Giacomo Nicchita e Nicolò Gamenara. Protagonista indiscussi delle prime fasi, l’equipaggio di Regione Sardegna ha seguito un approccio tattico simile a quello della coppia di testa, dalla quale ha accusato un ritardo variabile tra le 3 e le 9 miglia. Questa mattina, all’ingresso di uno Ionio battuto da una brezza tesa da nord, i battistrada erano separati da 7 miglia, con Regione Sardegna posizionata alcune miglia sopravento rispetto al diretto avversario.
Resta in agguato la Marina Militare, con l’inedita coppia Andrea Pendibene e Andrea Trani fin qui protagonisti di una regata solida: stabilmente al terzo posto, risultano staccati di circa 15 miglia dal leader, ma come Regione Sardegna paiono al momento seguire una rotta più settentrionale.
Prime miglia di Ionio, invece, per un gruppetto composto da Carta Giovani (Andrea Cupaioli-Lorenzo Donati), Deas Sanfer (Pierluigi Capozzi-Alessio Brasili), Aeronautica Militare (Giancarlo Simeoli-Niccolò Bertola) e Città di Genova (Francesco Renella-Valentina Fissore). Con loro anche DR Automobiles (Ambre Hasson-Aina Bauza) e Acone Associati (Nicola Brunotti-Michele Rinaldi). Se si esclude Carta Giovani, unico della “comitiva” ad aver seguito durante la discesa dell’Adriatico scelte simili ai leader che lo hanno portato verso l’isola croata di Lissa, gli altri hanno navigato più lungo la costa italiana e quasi sempre a vista, scambiandosi di continuo le posizioni.
Chiude la classifica provvisoria, sensibilmente staccato dal resto della flotta, Waving Meadow: durante la prima notte di navigazione, il binomio composto da Matteo Bandiera-Paola Alrcolin ha urtato un corpo sommerso, probabilmente un tronco, con il timone di sinistra, riportando una piccola infiltrazione d’acqua dalle boccole dello stesso. Immediato il pit-stop presso Marina Dorica, dove ad attenderlo ha trovato lo shore team del Marina Militare Nastro Rosa Tour che, alata la barca grazie al supporto del personale dell’approdo anconetano, e verificato lo stato dell’opera viva, ha riparato la cuffia delle boccole consentendo al team di riprendere il mare dopo circa tre ore.
Ricordiamo che il Marina Militare Nastro Rosa Veloce è organizzato in stretta partnership tra Difesa Servizi SpA, società del Ministero della Difesa che si occupa di valorizzare gli asset delle Forze Armate, e SSI Events, azienda specializzata nell’organizzazione di regate di livello internazionale. Supporta la manifestazione, in qualità di title partner, la Marina Militare. Il record della regata, che con le sue 1.492 miglia nautiche è di gran lunga la prova double-handed più lunga del Mediterraneo, è stato stabilito da Sophie Faguet e Pierre Lebouchers nel 2021 con Team Urban Value ed è pari a 8g 8h 27m 23s.