La storia e l’evoluzione delle barche è stato il fulcro dell’incontro culturale di ieri sera alla sede nautica di San Giorgio della Compagnia della Vela, dove il vice presidente Lamberto Dehò e Cristina Giussani della Libreria Mare di Carta hanno dialogato con Bruno Cianci, scrittore e giornalista, arrivato per l’occasione da Istanbul dove abita dal 2008.
Dopo aver fatto esperienza nella redazione di Arte Navale, Cianci ha firmato un migliaio di articoli pubblicati in dodici lingue e dal 2010 si occupa di comunicazione per conto del Museo Rahmi M. Koç, dedicato alla storia dell’industria e della navigazione.
Scrittore di libri di storia e di nautica, durante la serata il pubblico ha potuto immergersi nell’evoluzione delle barche grazie a due sue opere: “Scomparse ed indimenticabili”, una ricerca in gran parte inedita sulle tracce di yacht che hanno fatto la storia della vela, ma che non esistono più. Splendide imbarcazioni che però avevano bisogno anche di 20 persone per essere portate. Lo sviluppo tecnico delle barche, che negli anni diventeranno leggere e maneggevoli, lo si trova invece nel libro biografia del Cantiere del Pardo, dove protagonisti sono i Grand Soleil.
Conoscitore della lingua turca ha quindi svolto una ricerca ad Istanbul, ma anche in Occidente, il cui risultato ha portato alla nascita del libro “Le navi della mezzaluna. La marina dell’impero ottomano” dove è descritta la potente flotta dei turchi, a partire dal 1299.
Non sono mancati infine racconti e curiosità, Cianci non solo ha regatato in competizioni importanti come la Sydney-Hobart e due Fastnet, di cui una è il primo italiano ad averla portata a termine in doppio con Alessandro Caricato, ma si è anche cimentato nella navigazione interna lungo i fiumi della Scozia fino ad arrivare a Loch Ness.