A Jeddah l’alba di una nuova Luna (Rossa!)

Che le Preliminary Regatta dell’America’s Cup a bordo degli AC40 contino quel che contino è cosa nota, fatto sta che vedere la Luna splendere come a Jeddah fa di certo bene al morale, al movimento e non da ultimi..agli sponsor.

Quello che è evidente è che quella scesa in acqua nel Mar Rosso è stata completamente un altra Luna rispetto a quella vista nella prima tappa preliminare, apparsa a tratti addirittura smarrita.

Lavoro di team certo, ma anche – e permetteteci di dire soprattuto – di Tita e Gradoni che ne hanno sicuramente messo del loro per far ben figurare la barca italiana.  I due giovani timonieri sono apparsi fin da subito a proprio agio nel circuito.  ‘Bisognerà capire se sono in grado di gestire la tensione’ affermava, solo qualche mese fa, più di qualcuno. Come se per vincere un olimpiade o ripetersi per ben tre volte consecutive ad un mondiale Optimist non servisse sangue freddo. 

Una sorpresa – quella dei due giovani timonieri – per molti appassionati, non certo per gli addetti ai lavori e per chi vive Luna Rossa da dentro e che aveva avuto già la possibilità di vedere all’opera i due anche con i simulatori.

Al netto del risultato ottenuto a Jeddah, va Comunque ricordato che per scelta tecnica Luna Rossa è il team che ha dedicato meno tempo di allenamento a bordo dell’AC40 per dedicare la maggior parte delle energie allo sviluppo tramite il prototipo LEQ12. Bisognerà ora attendere il mese di agosto per vedere i team all’opera con gli AC75, prossima tappa verso la coppa numero 37.

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