Il Riva Aquarama Byblos dell’armatore belga Jérôme Malavoy, varato nel 1970, si è aggiudicato l’ambito “Best in Show” in occasione del “Riva Days – Marco Polo, ASI NAUTIC SHOW – Concorso d’Eleganza Frederique Constant”, il più importante evento del 2024 in tutto il Mediterraneo dedicato alla motoristica storica. Dal 28 giugno al 3 luglio una flotta di circa 50 imbarcazioni, provenienti da oltre 10 nazioni, si è ritrovata presso il Marina Santelena a Venezia per celebrare il mito dei motoscafi nati sul Lago d’Iseo, diventati i più conosciuti nella storia della nautica da diporto. Un altro successo organizzativo per la Riva Historical Society fondata nel 1998, la Federazione internazionale presieduta dall’architetto milanese Piero Maria Gibellini che riunisce 13 dipartimenti e 700 soci di oltre 30 Paesi nei cinque continenti. Sponsor del raduno sono state Bavaria Assicurazioni, Frederique Constant e ASI, l’Automotoclub Storico Italiano che a Venezia ha assegnato la Coppa ASI. Sponsor tecnici Vitale Barberis Canonico, Yacht Club Venezia e Marina Santelena. Un particolare ringraziamento alla Guardia Costiera Ausiliaria per l’attività di accompagnamento e scorta in laguna coi loro mezzi anfibi.
Dopo la grande parata nel Bacino San Marco di domenica 30 giugno, realizzata insieme alle vele d’epoca che partecipavano all’XI edizione del Trofeo Principato di Monaco a Venezia, sono stati decretati i vincitori del Concorso di Eleganza Frederique Constant. Il tema di questo Riva Days era “Marco Polo”, dedicato ai 700 anni della scomparsa dell’esploratore veneziano autore de “Il Milione”. Il Riva Ariston numero 363 del 1961 Vittoria III del milanese Mattia Martinelli ha vinto il concorso per la migliore rievocazione in costume d’epoca. “I Riva sono una passione che esula dalla nautica e arriva fino all’arte, il settore imprenditoriale nel quale opero”, ha dichiarato. “Una scelta quasi obbligata”, continua Martinelli, “nei confronti di barche che pur non essendo prive di difetti, in realtà sono come gli amori che legano l’uomo alla donna, dove ci si astrae senza più notare le imperfezioni”. Secondo classificato l’Ariston Typ One del 1965, seguito dal Super Florida Ksar del 1968. Tra le altre imbarcazioni che si sono distinte nel Concorso di Eleganza Giolisan (1961), Sineche (1972), Arriva (1966), Cocoa (1974), La bella vita (1974), Skylark III (1960), Tempest II (1972), Holly (1964), Gordon (1965) e Manicla (1963).
Di seguito le classifiche dei premi attribuiti in occasione della cerimonia di premiazione tenutasi presso il quattrocentesco Hotel Ca’ Sagredo affacciato sul Canal Grande, a cominciare dalla Coppa Carlo Riva che teneva conto di parametri di valutazione quali originalità, estetica e importanza della barca.
Coppa Carlo Riva cat. monomotore: 1° Rubia (1958) – 2° Softly II (1968) – 3° Ksar (1968)
Coppa Carlo Riva cat. bimotore: 1° Legend (1990) – 2° Skylark III (1960) – 3° Maud II (1974)
Coppa ASI – Prova di manovrabilità: 1° Tempest II (1972) – 2° Rudy no name (1973) – 3° Vittoria III (1961)
Ugo Gambardella, vice presidente ASI intervenuto a Venezia con il presidente della Commissione Nautica e Aeronautica dell’ASI Claudio Tovaglieri, ha sottolineato l’importanza dell’evento e l’attenzione che verrà riservata in futuro sia al mondo del motorismo storico che a quello della nautica in generale. Il Riva Ariston numero 862 Tiffa My del 1968, proveniente dalla Finlandia, è stato premiato come l’imbarcazione proveniente da più lontano, mentre un premio speciale è andato all’armatore tedesco che ha portato al raduno due imbarcazioni Riva Rudy, varate rispettivamente nel 1973 e nel 1975. Ospite speciale della serata conclusiva Valerio Venturelli, nuovo giovane direttore di Riva Classiche.
Ben 1.150 scansioni di immagini e fotografie. Tante ne contiene il volume “I Celli da Viareggio a Venezia”, ultima fatica letteraria del presidente RHS Piero Maria Gibellini dedicata al noto cantiere lagunare che ha cessato le attività oltre mezzo secolo fa. Il libro è stato presentato nel corso di una serata presso il Marina Santelena. Sul palco, oltre al presidente RHS, anche Stefano Costantini, CEO del rinato Cantiere Celli nonchè presidente del Marina Santelena, con l’avvocato Federico Serafini, il nipote di Marco Celli che con i fratelli Dino e Ugo aveva fondato il più importante e prolifico cantiere dell’Adriatico.