Alberto Riva racconta il suo naufragio:”35 nodi, un urto e nel giro di meno di minuti ‘Acrobatica” era completamente allagata”

L’equipaggio di “Acrobatica”, il Class40 di Alberto Riva con bordo lo skipper italiano Tommaso Stella e il francese Jean Marre, è naufragato il 9 luglio scorso a circa 300 miglia a Nord delle isole Azzorre intorno alle ore 13 UTC: l’imbarcazione, impegnata nella regata d’altura Québec Saint -Malo e lunga soltanto 12 metri, per cause ancora da chiarire, è stata coinvolta in una collisione con il tanker liberiano “Silver Ray”, il quale successivamente ha recuperato i tre naufraghi.
 
Le condizioni meteo marine al momento dell’incidente erano piuttosto impegnative;  i tre marinai tratti in salvo, sono saliti sul cargo dalla scaletta di emergenza.
 
“Non è facile per me raccontare adesso” – dice Alberto Riva sbarcato alle Azzorre – “Stavamo andando al traverso, spinti verso la Francia da una forte depressione. Le condizioni meteo erano molto dure, c’erano raffiche da 35 nodi di vento, con onde alte e frangenti che spazzavano il ponte. La barca andava molto veloce e le condizioni a bordo, come avrete visto dai video, erano complicate a causa dei continui scossoni. Improvvisamente c’è stato un urto e nel giro di meno di minuti ‘Acrobatica” era completamente allagata. Siamo stati molto fortunati, nessuno è rimasto ferito in modo grave, ma per noi, non era più sicuro rimanere a bordo. Abbiamo attivato l’EPIRB, abbiamo lanciato un Mayday e siamo stati soccorsi dal tanker ‘Silver Ray’. Dopo di ché, grazie alla richiesta dell’MRCC [Maritime Rescue Coordination Center ovvero l’organizzazione di competenza del sistema Search & Rescue, ndr] siamo stati sbarcati alle Azzorre, dove ci troviamo in questo momento”.

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