Jesolo: Da solo nella burrasca, salvato dalla Guardia Costiera

È di pochi minuti fa la notizia che la Capitaneria di porto – Guardia costiera di Venezia è intervenuta presso litorale antistante a Cortellazzo, frazione del Comune di Jesolo inprovincia di Venezia, a salvaguardia della vita umana in mare.

Poco dopo che si è concluso il crepuscolo, ormai calata la notte, giunge presso la sala operativa della Guardia costiera una richiesta di aiuto: si tratta di una persona alla condotta di un’unità da diporto a vela in difficoltà.

Era in solitaria, durante la propria navigazione diretto verso il porto di Venezia, quando egli è stato sorpreso dal maltempo, vento forte da Sud Sud Est.

L’unità a vela, dalla lunghezza di nove metri e scafo di colore blu, tentava di mantenere la sua rotta, ma le condizioni meteo, lo scarroccio del vento e la deriva del mare, glielo impedivano, rischiando non solo di non poter più giungere presso la propria meta, ma di ritrovarsi sempre più vicino alla costa. 

La scelta di calare l’ancora per attendere il passaggio del maltempo non portava ad una soluzione ed, improvvisamente, la catena della stessa si danneggiava: l’unità risultava impossibilitata a mantenere la sua posizione, rischiando di poter incagliarsi sul litorale di Jesolano.

Grande è stato lo spavento, per la persona che da sola si è ritrovata a fronteggiare una inattesa resistenza presentata dalle condimeteo avverse, dal buio ormai impenetrabile e da questa improvvisa avaria, con il concreto rischio di vedersi concludere la navigazione ben prima di giungere in un luogo sicuro.

E’ allora che giungeva la chiamata di soccorso alla Guardia costiera di Venezia tramite il Numero Blu 1530. Prontamente, veniva disposta l’uscita della Motovedetta ognitempo 833 per procedere all’intervento in assistenza.

Mentre la motovedetta era in avvicinamento, veniva mantenuto costante il contatto telefonico con il segnalante da parte della Sala operativa della Guardia costiera, per conoscere i dettagli della situazione in atto, consigliando il segnalante nell’adottare le migliori cautele per la sicurezza della sua persona, e dando assistenza.

Anziché giungere sino a Venezia, l’unità avrebbe quindi dirottato sul primo luogo sicuro sulla sua rotta: il porto di Piave Vecchia.

Ad una manciata di centinaia di metri dalla spiaggia, con le sferzate del vento che continuavano ad incalzare, l’unità in navigazione veniva intercettata e raggiunta dalla Motovedetta 883 della Guardia costiera.

L’assenza di altre persone intorno a sé ed il mare avverso nella notte avevano fortemente turbato la persona coinvolta nella situazione di pericolo, la quale, una volta avvicinata, assistita in concreto e rassicurata, veniva scortata al più vicino luogo di rifugio: ormai il peggio era passato.

Giunti al sorgitore di Piave Vecchia, lungo la foce del Sile, presi i contatti con la darsena di riferimento ed assicurata idonea assistenza in banchina, la nottata si concludeva in serenità e sicurezza.

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