Questa mattina, presso la sede della Capitaneria di Porto di Monfalcone, si è svolto un incontro con i rappresentanti dell’Istituto Idrografico della Marina Militare, dedicato alla presentazione della nuova carta nautica n. 227, intitolato “Porto Buso e porto di Porto Nogaro” .
L’incontro, di grande rilievo, si inserisce nel quadro del Protocollo d’Intesa tra la Regione Friuli Venezia Giulia e l’Istituto Idrografico della Marina Militare. Tale protocollo promuove la collaborazione su temi di fondamentale importanza per la gestione sostenibile e sicura del territorio marittimo.
Una carta storica per la sicurezza e l’economia
La nuova carta nautica rappresenta un passo cruciale per garantire la sicurezza della navigazione nel canale marittimo e costituisce un momento storico: è infatti il primo “Piano Nautico”dedicato a questa zona , nonostante il porto di Porto Nogaro sia un punto strategico per i traffici economici del Friuli Venezia Giulia e di tutta Europa.
Questa iniziativa risponde a un’esigenza sentita dai naviganti e ritenuta prioritaria. Grazie alla collaborazione tra enti, la carta è stata completata in tempi record: appena cinque mesi, con l’inizio dei lavori avviato a fine 2023.
Presentazione della bozza finale
Durante l’incontro è stata illustrata la bozza finale della carta, che sarà ufficializzata nei primi mesi del 2025. La sua redazione è frutto di un intenso lavoro di acquisizione dati, studio e analisi, realizzato con grande professionalità e tempestività.
Hanno preso parte alla presentazione rappresentanti dell’Istituto Idrografico della Marina Militare, della Regione Friuli Venezia Giulia, il pilota di Porto Nogaro, con i Comandanti della Capitaneria di Porto di Trieste, Monfalcone e Porto Nogaro.
La carta nautica sarà disponibile sia in formato cartaceo che digitale , garantendo un accesso pratico e immediato a informazioni essenziali per una navigazione più agevole e sicura.
L’incontro ha sottolineato il valore della sinergia tra enti e istituzioni, dimostrando come una collaborazione efficiente possa portare risultati concreti e di grande impatto per il territorio.