Chioggia si prepara a un’importante trasformazione infrastrutturale con la realizzazione di una nuova barriera frangiflutti presso la Darsena Le Saline. L’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Settentrionale ha recentemente autorizzato l’intervento, che vedrà la sostituzione della struttura esistente, risalente alla fine del XIX secolo. La nuova barriera, progettata per garantire una maggiore resistenza e un miglior impatto estetico, si estenderà per circa 480 metri, suddivisi in sette tratte, come richiesto dalla Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per il Comune di Venezia e Laguna.
La struttura sarà realizzata in palancolato in calcestruzzo, un materiale scelto per la sua durabilità nel tempo, e presenterà un cordolo sovrastante sempre in calcestruzzo. Un elemento distintivo del progetto sarà l’impiego di rivestimenti in plastica riciclata, una soluzione eco-sostenibile che contribuirà a ridurre l’impatto ambientale dell’opera. Pur mantenendo le dimensioni della barriera preesistente, la nuova costruzione offrirà una migliore resistenza agli agenti atmosferici e un’estetica più curata.
L’intervento si inserisce in un contesto più ampio di sviluppo portuale e urbano. In parallelo, il Porto di Chioggia ospiterà fino a maggio 2026 un cantiere di oltre 45 mila metri quadrati, gestito dall’azienda Cimolai Technology. Quest’ultima provvederà all’assemblaggio di due gru portuali a cavalletto della classe “800 ton GOLIATH crane”, alte oltre 100 metri. Una volta completate, le strutture saranno imbarcate da Chioggia e trasportate agli stabilimenti Fincantieri di Monfalcone tramite carrelli SPMT (Self-propelled modular transporter).
Secondo il presidente dell’Autorità di Sistema Portuale, Fulvio Lino Di Blasio, questi investimenti rappresentano un segnale positivo per il futuro del porto di Chioggia, che punta a rafforzare la sua posizione nei settori del project cargo e della nautica da diporto. “Il Porto di Chioggia riparte attraendo investimenti in due settori chiave per il suo sviluppo, da una parte i project cargo e la sinergia con il settore industriale, dall’altra il rilancio del comparto turistico e, nello specifico, della vela da diporto. Significativo, inoltre, che l’autorizzazione al cantiere di Cimolai sia arrivata in tempi particolarmente brevi, avendo beneficiato dell’innovazione tecnologica offerta dal nuovo sportello digitale ‘Autorizzazione unica ZLS'”, ha dichiarato Di Blasio.
La nuova barriera alla Darsena Le Saline rappresenta quindi un tassello fondamentale nel percorso di valorizzazione e sviluppo del porto di Chioggia, con benefici tangibili sia per la protezione del centro urbano, sia per il rilancio delle attività nautiche e turistiche della città.